Progetti di videosorveglianza nel Legnanese, ecco dove saranno le telecamere Comune per Comune
Adesione "di massa" dai comuni del Legnanese al bando per l’acquisto di impianti di videosorveglianza e fototrappole per i parchi comunali
I comuni del Legnanese puntano sui contributi regionali del Pirellone per potenziare la videosorveglianza nelle aree verdi del territorio. La Lombardia nel mese di marzo ha infatti messo complessivamente sul tavolo 3,5 milioni di euro per l’acquisto di impianti di video-sorveglianza e fototrappole da utilizzare in parchi comunali e aree regionali protette per supportare l’attività di controllo svolta dalle Polizie locali, e il bando ha ottenuto una vera e propria adesione di massa da parte delle amministrazioni della zona.
I PROGETTI PER LA VIDEOSORVEGLIANZA DEI COMUNI DEL LEGNANESE
Busto Garolfo per la videosorveglianza nei parchi ha scommesso su un progetto che prevede una spesa complessiva di poco superiore ai 47mila euro euro. La proposta si concentra su due punti particolarmente sensibili del paese: il Parco Falcone e Borsellino di via Mazzini e il parco comunale di via per Arconate. Se la richiesta di finanziamento andrà a buon fine, Palazzo Molteni intende posizionare nel Parco Falcone e Borsellino dieci nuove telecamere di videosorveglianza ad alta risoluzione che sorveglieranno le aree più esposte al rischio, ovvero l’ingresso principale, quello secondario, le aree gioco, il corpo centrale ed i parcheggi. Nel parco di via per Arconate vicino al nuovo centro commerciale, invece, l’idea è di installare sei nuove telecamere che controllino l’area verde e la strada adiacente sui pali dell’illuminazione pubblica. Ultimo tassello del progetto l’acquisto di due fototrappole che potranno essere utilizzate anche in altri parchi.
Dairago ha scelto di puntare su tre aree: il Parco delle Roggie, il parco di via Toti e l’area cani prossima all’inaugurazione in via della Marletta. Il Parco delle Roggie, che spesso in passato è stato “vittima” di sversamenti e abbandono di rifiuti pericolosi o ingombranti da parte di persone non identificate, se il comune dovesse ottenere il contributo, verrà monitorato in corrispondenza dei due accessi principali in via Carducci. Nel parco di via Toti, recentemente coinvolto dal progetto di riqualificazione urbana della via Branca, le telecamere saranno invece posizionate all’altezza del cimitero: l’area, così come quella destinata alla sgambettatura dei cani in via della Marletta, necessita «dell’adozione di misure di prevenzione per garantire la sicurezza urbana, il vivere civile e la tutela dell’ambiente e del benessere degli animali».
A Legnano la giunta, che recentemente per la videosorveglianza ha ottenuto anche un contributo da 115mila euro dal Ministero dell’Interno, ha chiesto alla Regione un finanziamento da poco meno di 80mila euro. Le sei postazioni indicate da Palazzo Malinverni sono all’interno del Parco Castello, nei pressi della pista di pattinaggio, nel giardino Piazza Trento-Trieste, ai tre ingressi del Parco Altomilanese, ovvero in via della Pace, in via Menotti e in via Novara, e all’ingresso del Parco Bosco dei Ronchi.
Nerviano ha scelto di puntare su un progetto da poco meno di 100mila euro. La proposta si concentra su cinque aree verdi, le cui postazioni di videosorveglianza potrebbero andare ad aggiungersi a quelle recentemente finanziate dal Viminale: il parco di via Battisti, quello di via Duca da Pistoia, quello di via Roma, quello di largo Piazzi e il Parco del Roccolo. Se arriverà il contributo regionale, Piazza Manzoni intende realizzare cinque nuove postazioni con telecamere fisse ad alta risoluzione nel parco della ex Meccanica in via Battisti, due in via Duca da Pistoia, tre in via Roma, una in largo Piazzi e una per ciascuno dei due accessi al Parco del Roccolo di viale Lombardia.
Parabiago dopo il finanziamento ottenuto nei giorni scorsi dal Ministero dell’Interno tenta il bis e “candida” al bando regionale per la videosorveglianza nei parchi un progetto del valore complessivo di circa 100mila euro per nuove postazioni a Villa Corvini, al parco Crivelli e in quelli di via Ungaretti, via Ovidio, via Piemonte e via delle Viole a Ravello, via Casorezzo a Villapia e via Olona a Villastanza. Se nelle casse comunali dovesse arrivare il contributo del Pirellone, l’idea di Piazza della Vittoria è quella di realizzare quattro postazioni con telecamere fisse ad alta risoluzione nel parco di Villa Corvini, tre in via Ungaretti, due al Parco Crivelli e in via Piemonte e una in tutte le altre aree verdi.
Rescaldina ha scommesso su un progetto da 37mila euro. Piazza Chiesa punta al monitoraggio di tre aree del paese: il parchetto di via San Francesco, che soprattutto in estate diventa un punto di ritrovo che crea più di un disagio ai residenti, il parco di Villa Rusconi, nel tentativo di tutelare la nuova area giochi che verrà realizzata al posto di quella precedente, e l’area circostante alla stazione, crocevia di passaggio di chi punta ai boschi in cerca di una dose, nella quale rientreranno anche l’area cani, la casa dell’acqua e la nuova area del labirinto per i più piccoli che ha vinto alle urne del bilancio partecipativo dello scorso anno.
San Giorgio su Legnano ha deciso di puntare su un progetto da circa 49mila euro. Le tre postazioni indicate da Piazza IV Novembre, che ha preso a riferimento il progetto presentato da una società di Olgiate Olona specializzata nella realizzazione sono nel parco al civico 10 di via Aldo Moro, in quello al civico 25 e nel Parco del Campaccio dove viene disputata la classica invernale del cross country.
Per il bando regionale per la videosorveglianza nei parchi Villa Cortese ha optato per un progetto da poco meno di 40mila euro. Il comune, se la graduatoria del bando dovesse sorridere, punta al monitoraggio di tre aree verdi: il parco di via Ugo Pepe, quello di via D’Azeglio e quello di via Lussemburgo.
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