Tre spettacoli della Compagnia dei Gelosi a Legnano, Cerro Maggiore e Villa Cortese per il 25 aprile
Appuntamento con "Mariposa" a Legnano e a Cerro Maggiore, mentre Villa Cortese farà da cornice a "Etty Hillesum, ovvero L’amore oltre la ragione"
Tre spettacoli della Compagnia dei Gelosi in vista del prossimo 25 Aprile, ognuno con una diversa sensibilità. Nella Spagna travolta dalla guerra civile, la vicenda umana e poetica di Federico Garcia Lorca è ripercorsa da “Mariposa”, ballerina di flamenco, che sollecitata dal duende della musica dal vivo restituisce con le parole del Poeta un segreto sepolto dagli anni. Poco lontano nello spazio e nel tempo, l’amore universale di “Etty Hillesum” vince contro l’odio dello sterminio nazista: è un amore oltre la ragione, a dispetto delle atrocità viste e vissute, che prematuramente spazzeranno via la sua stessa vita. Un’identica ferocia non risparmia gli sfollati istriani e i ricordi di due donne divise da una violenza travolgente come la “Bora”: dopo molti anni hanno il coraggio di cercarsi e confrontarsi senza cedere al rancore, nella speranza di recuperare un’umanità che sembrava irrimediabilmente persa.
Primo appuntamento con “Mariposa”, che andrà in scena il 22 aprile alle 21 al Centro Pertini a Legnano e il 23, sempre alle 21, all’auditorium di via Boccaccio a Cerro Maggiore. “Etty Hillesum, ovvero L’amore oltre la ragione” è in programma per il 29 aprile alle 21 sul palco della consiliare di Villa Cortese. Si chiude con “Bora, ovvero Il vento dell’esilio” il 30 aprile alle 16 al parco “Il gelso” a Viganò.
«Tre storie diverse, tre diverse forme di Resistenza – spiegano dalla Compagnia dei Gelosi -. Esseri umani che proteggono e tramandano l’irrinunciabile diritto alla dignità umana. Ma in che modo possiamo oggi Resistere? Che cosa significa oggi Resistenza? Non può certo trattarsi di un concetto chiuso da frontiere: la cronaca ci sta mostrando come il destino di ogni singola nazione lasci una traccia indelebile nel nostro destino globale. Occorre osare richiami universali che sappiano raggiungere qualsiasi persona, non importa se nata in Spagna come Federico Garcia Lorca, nei Paesi Bassi come Etty Hillesum, o in qualsiasi altro angolo della Terra».
«Perché allora non pensare che anche l’amore per la conoscenza sia una forma di Resistenza, nel suo costringerci a tenere gli occhi aperti – aggiungono dalla compagnia teatrale -? Perché non la bellezza, che sa raggiungere l’anima di ogni essere umano? Resistere, “resistere come se si dovesse resistere sempre”, per dirla con le parole di Elio Vittorini. Non solo per opporsi al peggio, ma per desiderare il meglio: qui sta la differenza tra sopravvivere e vivere. In questo senso, anche un bel racconto teatrale può essere un atto di Resistenza, per quel suo gioco tra immaginazione e realtà che affina il nostro sguardo sul mondo. E raccontare storie è proprio ciò che faranno i Gelosi per festeggiare insieme al pubblico il prossimo 25 Aprile: “Resistere” si deve e si può in molti modi».
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