Da un lato gli studenti di domani, quelli che hanno appena concluso la scuola secondaria di primo grado e iniziano a costruire un percorso tra i libri “da grandi”. Dall’altro i laureati, che con la corona di alloro hanno metaforicamente chiuso il viaggio tra le aule iniziato da bambini e sono pronti ad entrare nel mondo del lavoro. Nerviano nei giorni scorsi ha premiato la sua “meglio gioventù” e in Sala Bergognone c’è stato spazio per tutti, grandi e piccini, per festeggiare i traguardi raggiunti durante lo scorso anno scolastico e accademico.

Sono in tutto 15 gli studenti premiati: dieci di loro hanno terminato lo scorso anno la scuola secondaria di primo grado con una votazione pari ad almeno 9/10, mentre in cinque si sono laureati con il massimo dei voti e la lode. I più giovani sono stati festeggiati da Piazza Manzoni con un premio di merito di 200 euro e hanno potuto raccontare durante la cerimonia i progetti che hanno in cantiere per il prosieguo degli studi. I più grandi, invece, hanno ricevuto un premio di laurea di 500 euro e hanno spiegato di cosa si sono occupati nella tesi, dove hanno spaziato dalla robotica (Automation and control engineering) all’economia sostenibile (Scienze economico-aziendali), dal progetto per una scuola crollata dopo il terremoto di Ischia (Ingegneria edile-Architettura) alle limitazioni normative connesse all’intelligenza artificiale (Giurisprudenza), passando per l’espianto degli organi e i temi etici connessi (Medicina e Chirurgia).

Per tutti sono arrivati i complimenti dell’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Daniela Colombo e dall’assessore ai servizi sociali, politiche abitative e pari opportunità Carolina Re Depaolini, che hanno anche preannunciato una modifica in vista delle prossime assegnazioni dei premi di merito e di laurea: dal prossimo anno, infatti, «verranno premiati anche i ragazzi che si distingueranno nei risultati conseguiti al termine della scuola secondaria di secondo grado – spiega l’amministrazione comunale -, colmando così il gap attuale che limita il riconoscimento al termine della scuola media e dell’università».