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Marck tornerà a correre con una protesi di ultima generazione

Ventitrenne originario della Costa D'Avorio, residente a Busto Arsizio dopo avere vissuto per 12 anni a Legnano, Marck Crespi è nato con una displasia al femore. Il 14 marzo gli è stata amputata la gamba, sostituita con una protesi

Generica 2020

Marck Crespi, ventitreenne originario della Costa D’Avorio, residente a Busto Arsizio dopo avere vissuto per 12 anni a Legnano con la sua famiglia adottiva, è nato con una displasia al femore. Durante lo sviluppo la sua gamba sinistra è cresciuta più corta rispetto alla destra e dopo una lunga serie di operazioni, lo scorso 14 marzo all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna gli è stata amputata la gamba, sostituita con una protesi artificiale di ultima generazione che gli permetterà di condurre una vita normale.

«Sto bene e sono contento. L’intervento si è concluso con successo», ci dice Marck Crespi al telefono. Oggi, 6 aprile, sarà finalmente dimesso e seguendo un piano riabilitativo potrà abbandonare le stampelle e tornare a camminare e correre come ha sempre desiderato. Certo, la scelta che gli è stata messa davanti dal medico che lo ha preso in cura, il Professor Cesare Faldini, non è stata facile da accettare. L’amputazione della gamba avrebbe però  potuto cambiargli, in meglio, la vita. «Ho seguito un percorso psicologico che mi ha aiutato moltissimo», spiega Marck, studente di ingegneria del suono e appassionato di sport, che ha affrontato questo momento difficile con forza e coraggio, con la consapevolezza che con la nuova protesi non dovrà più rinunciare a fare una lunga passeggiata o a correre.

La sua storia è stata raccontata da fanepage in un video: «A Marck abbiamo eseguito l’amputazione sopra il ginocchio con una tecnica particolare che ci ha permesso solo sette giorni dopo l’operazione di applicare una protesi immediata. È stato operato lunedì 14 marzo, domenica lo avevamo già messo in piedi», spiega a Fan Page il medico Cesare Faldini. Domani tornerà a casa, potrà sostituire la protesi provvisoria con una semi provvisoria per poi passare a quella definitiva: «Tengo a ringraziare tutto il personale dell’Ospedale che mi ha seguito in questo percorso con grande umanità».

Redazione
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Pubblicato il 06 Aprile 2022
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