Furti al cimitero di Nerviano, rubati due monumenti di bronzo alti più di un metro
Sui furti al cimitero di Nerviano indagano i Carabinieri, che hanno già richiesto alla Polizia Locale le immagini dell'impianto di videosorveglianza
I furti nei cimiteri, soprattutto quelli di arredi funebri in bronzo ma non solo, sono ormai purtroppo quasi un cliché: dai “rubagalline” che fanno razzia di fiori sulle tombe fino a chi lo scorso anno ha trafugato dal cimitero di Parabiago il busto in bronzo sulla tomba di Libero Ferrario, primo italiano a conquistare la maglia iridata ai campionati del mondo di ciclismo su strada disputati a Zurigo del 1923, anche nel Legnanese si rincorrono le notizie relative alle “gesta” dei ladri nei cimiteri.
Non fa eccezione Nerviano, che la scorsa settimana ha dovuto fare i conti con le segnalazioni di almeno due episodi di furti nel camposanto del capoluogo, dal quale sarebbero stati trafugati due monumenti di bronzo alti circa un metro e mezzo. I fatti al momento sono al vaglio dei Carabinieri, ai quali gli interessati hanno presentato denuncia: i militari hanno già richiesto alla Polizia Locale le immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza attivo al cimitero, che il Comando di via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa aveva già provveduto a proteggere dalla sovrascrittura non appena avevano avuto notizia dei furti.
Al momento, essendo le indagini tuttora in corso, il riserbo su eventuali elementi emersi è massimo, ma prossimamente anche il sindaco Daniela Colombo e l’assessore ai lavori pubblici Sergio Parini effettueranno un sopralluogo al cimitero e parleranno con il custode per comprendere meglio la dinamica dei fatti. I furti nei giorni scorsi sono peraltro finiti al centro anche di un’interrogazione con richiesta di risposta scritta presentata dall’ex primo cittadino Massimo Cozzi, che proprio a fronte dalla presenza dell’impianto di videosorveglianza e, a giorni alterni, di un custode ha chiesto conto all’amministrazione della presenza di eventuali «elementi utili per risalire ai responsabili dei furti» e di «come si intende intervenire per rafforzare la prevenzione verso questi ignobili atti in un luogo così caro ai nervianesi».
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