Villa Cortese ha aperto le sue porte ed ha accolto dieci profughi ucraini: mamme e bambini in fuga dalla guerra scoppiata il 24 febbraio in Ucraina. Dieci persone che hanno trovato non solo una casa sul territorio villacortesino, ma anche attività di socializzazione. Già perchè le realtà associative hanno voluto coinvolgere questi otto “ospiti” in corsi ed attività di vario genere.

Nello specifio due si trovano nell’abitazione di un famigliare, mentre otto in una casa di privati. Villa Cortese si è così dimostrata una grande ed estesa famiglia. «Grazie alla disponibilità di alcuni cittadini, in particolare Mirko Beltrammi della sua famiglia siamo riusciti ad ospitare questi otto profughi – spiega il sindaco Alessandro Barlocco -. Nello specifico è stato messo a disposizione un appartamento mamme e bambini. Da parte nostra, come Comune, abbiamo inserito le persone nell’ambito del progetto di accoglienza sovracomunale in accordo con la Prefettura».

Parallelamente è stato avviato, in collaborazione con la Fondazione Somaschi, un corso di italiano. «Un corso aperto anche per altri due ucraini oltre gli otto da noi ospitati, che si svolge nella sala polifunzionale – afferma il primo cittadino -. Inoltre, insieme alle associazioni sportive di Villa, che prontamente si sono rese disponibili, gli adulti stanno frequentando un corso di ginnastica della polisportiva, mentre una bambina sta gicando a volley al Gso. Anche le altre società e il coro hanno si sono subito rese disponibili nel coinvolgere le persone in varie attività. Villa Cortese ha deciso, quindi, di offrire anche momenti di spensieratezza e speranza: perchè anche questo vuol dire accoglienza».