Illuminazione pubblica a Nerviano, la riqualificazione finisce davanti al Consiglio di Stato
Dopo che il TAR aveva dato ragione al comune, per l'illuminazione pubblica di Nerviano si profila un secondo grado di giudizio davanti al Consiglio di Stato
A gennaio il TAR aveva dato ragione al comune, ora se ne riparlerà davanti al Consiglio di Stato. Non sono ancora finite le vicissitudini per l’affidamento della concessione e della riqualificazione dell’illuminazione pubblica a Nerviano, che si trascinano ormai da quasi un anno e mezzo e sembrano destinate a proseguire ancora per qualche mese.
La procedura relativa all’illuminazione pubblica aveva preso le mosse ad ottobre 2020, quando la centrale unica di committenza che riunisce oltre a Nerviano anche i comuni di Legnano, Cerro Maggiore e Rescaldina aveva indetto la relativa gara. Gara che aveva ricevuto complessivamente cinque offerte ed era stata poi aggiudicata a luglio dell’anno successivo. Già il mese successivo, però, la procedura era finita sulla scrivania del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia a seguito del ricorso presentato dalla società al secondo posto nella graduatoria finale.
A gennaio la giustizia amministrativa aveva dato ragione al comune di Nerviano respingendo il ricorso al mittente, ma ora per la riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica del paese si profila un altro capitolo giudiziario: la società arrivata seconda in graduatoria, infatti, ha presentato ricorso in appello contro la sentenza di primo grado, e sarà quindi il Consiglio di Stato a mettere un punto alla vicenda.
L’intervento è finito nei giorni scorsi anche tra i banchi del consiglio comunale grazie ad un’interpellanza di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano che hanno chiesto conto alla giunta della sottoscrizione del contratto e del cronoprogramma per l’intervento. Di contratto, però, se ne riparlerà dopo dopo il secondo grado di giudizio, che presumibilmente arriverà ad una conclusione in estate, con la speranza di vedere iniziare i lavori nella prima metà del 2023. «Il legale incaricato – ha spiegato l’assessore alla partita Sergio Parini – ha consigliato di attendere l’esito dell’appello, altrimenti si potrebbe incorrere in spiacevoli conseguenze».
Il restyling dell’illuminazione pubblica, peraltro, potrebbe impattare anche con l’esplosione dei costi per l’energia. «Da qui in avanti, al di là del già evidente lievitare dei costi per quegli appalti che non sono ancora stati assegnati, ci sarà da aspettarsi anche per gli appalti già oggetto di contratti stipulati un innalzamento della spesa – ha sottolineato Parini -: esistono dei meccanismi di revisione dei prezzi laddove gli incrementi dei costi sono di una percentuale tale da passare sopra a quanto previsto dal contratto».
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