Calcio, la Virtus Cantalupo è “più che un club”
La società è nata nel 2015. Prima squadra attualmente quarta in classifica in Seconda Categoria. Importante per il club il ruolo sociale dello sport
Tra le società calcistiche dilettantistiche dell’Alto Milanese, emerge la A. S. D. Virtus Cantalupo, squadra che milita attualmente nella Seconda Categoria lombarda, dove occupa il quarto posto in classifica nel Girone N.
La società è nata il 4 marzo 2015 su idea dell’attuale vicepresidente del club Vittorio Amidani, con l’intento di «ridare a Cantalupo una squadra che rappresentasse un vero punto di riferimento per la comunità – ha commentato il tesoriere del club Loris D’Amico -. Siamo partiti con la sola prima squadra maschile e in pochi anni siamo stati in grado di completare quasi tutta la filiera del settore giovanile, oltre a mettere in piedi una squadra femminile».
«L’idea originale era avere un forte nucleo cantalupese, ma se ti vuoi espandere devi chiaramente inserire ragazzi che vengono da fuori – ha dichiarato il Presidente della squadra, Roberto Grimoldi -. Penso che in pochi anni sia stato fatto un percorso importante, dato che tutti noi del Consiglio Direttivo del club abbiamo un lavoro e non abbiamo tantissimo tempo a disposizione, ma quello di cui disponiamo lo cerchiamo di impiegare al meglio per far crescere sempre di più la Virtus».
La società punta molto sul settore giovanile, tanto è vero che l’obiettivo principale del club è «completare la filiera del settore giovanile, dove mancano ancora le categorie Allievi e Juniores, in modo tale che, in futuro, si possa avere una prima squadra composta quasi interamente da giocatori cresciuti in casa», ha aggiunto Grimoldi. Il settore giovanile della Virtus Cantalupo si fonda, inoltre, su un principio cardine, che è quello di «non lasciare indietro nessuno, ogni ragazzo deve avere la possibilità di giocare a prescindere dalle doti individuali – ha proseguito il presidente -. Quello che ci sta a cuore è la crescita individuale ed il divertimento dello stare in gruppo, non il risultato sportivo».
Tuttavia, la Virtus Cantalupo vuole essere qualcosa in più di una semplice squadra di calcio: il motto del club è, infatti, “Püsè che un club”, ovvero “Più che un club”. Nella pratica, il motto si è tradotto in alcune iniziative che fanno del calcio un momento di aggregazione e condivisione, tra le quali spicca il Terzo Tempo: la società, al termine di ogni partita in casa, organizza un semplice rinfresco, al quale si invitano a partecipare anche gli avversari a prescindere dal risultato finale, dimostrando come, al fischio finale dell’arbitro, si torna tutti ad essere amici.
Il club si è anche distinto nel sociale, con il laboratorio Educando Sportivamente che «ha coinvolto una trentina di bambini e ragazzi tra i 6 e i 13 anni, che hanno avuto la possibilità di fare attività psico-motoria nel dopo-scuola, seguiti da degli esperti del settore – ha spiegato D’Amico -. L’obiettivo era di concedere loro dei momenti di svago e di inclusione sociale». L’iniziativa si è svolta da marzo a giugno 2021, in maniera completamente gratuita.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.