Martedì 15 marzo a Nerviano i funerali di Luciano Fontana, ex presidente dell’U.S. Nervianese
Per ricordare Luciano Fontana verrà avviata una raccolta fondi per l'acquisto di uno o più defibrillatori semiautomatici da posizionare a Nerviano. Anche la Cisl lo ricorda: ««difficile pensare alla confederazione di via Tadino e alla FNP senza la sua presenza»
Saranno celebrati domani, martedì 15 marzo, alle 15.30 nella Chiesa parrocchiale di Santo Stefano a Nerviano i funerali di Luciano Fontana, ex presidente dell’U.S. Nervianese 1919 venuto a mancare lo scorso giovedì 10 marzo all’età di 77 anni. Figura storica della società ciclistica del paese, Fontana era tuttora attivo nelle fila dell’unione sportiva come membro del consiglio direttivo e direttore di corsa e la sua improvvisa scomparsa ha suscitato un profondo cordoglio nel mondo del ciclismo.
Per ricordare Luciano Fontana l’U.S. Nervianese 1919, in accordo con la famiglia e in collaborazione con l’associazione Sessantamilavitedasalvare Alto Milanese, ha deciso di promuovere una raccolta fondi per l’acquisto di uno o più defibrillatori semiautomatici per il paese. «La perdita del nostro amico Luciano ci ha lasciato attoniti e increduli – ha spiegato la società -. In queste lunghe giornate ci siamo chiesti come potevamo contribuire a ricordare il suo grande impegno per la nostra società e per gli altri. In realtà ci è bastato ripensare alla caratura morale di Luciano e, in accordo con la famiglia Fontana e la onlus Sessantamilavitedasalvare, abbiamo deciso di raccogliere dei fondi al fine di poter installare uno o più defibrillatori sul territorio nervianese, sulla scia di quello che è sempre stata la dedizione di Luciano per gli altri».
Luciano Fontana è stato ricordato dai sindacati come una parte della storia della CISL di Milano, «difficile pensare alla confederazione di via Tadino e alla FNP senza la sua presenza, preziosa e gentile». Luciano era nato a Cuggiono, impegnato in parrocchia, fa parte di quel gruppo di giovani educati al sociale da un prete, Don Cesare Villa, ispiratore di non pochi sindacalisti della CISL. Diventa operatore della FILTA, la categoria del tessile – abbigliamento, allora guidata a Milano da grandi sindacalisti come Maresco Ballini, allievo di Don Milani, e poi Pieraldo Isolani e l’allora segretario generale, il legnanese Vittorio Meraviglia. Nei primi anni ‘80, dopo la nascita dei comprensori, diventa responsabile dell’Ufficio Vertenze della CISL Ticino Olona, operando a Legnano e a Busto Arsizio. Dopo aver mantenuto quell’incarico per qualche anno, viene richiamato a Milano e comincia, da operatore, la sua lunga storia nella FNP che poi prosegue da segretario organizzativo. Collabora con i segretari generali di allora: Tino Fumagalli e Luigia Alberti.
«Pronunciare il nome Fontana significava, per il sindacato dei pensionati, organizzazione, proselitismo, formazione, amministrazione, contrattazione… Ma significava anche puntualità, precisione, impegno costante, non mollare mai – spiegano dalla Cisl -. Per un lungo periodo la FNP, nella sua pratica, si è identificata nella sua persona grazie alla presenza e al contatto quotidiano con i volontari e i collaboratori. Sempre tra i primi a varcare il portone di via Tadino (e spesso tra gli ultimi ad uscirne) nel luglio del 2000 nota una strana fioriera dalla quale escono dei fili elettrici. Chiama la questura. Si trattava di una bomba e, grazie al suo tempestivo intervento, si evita uno scoppio che poteva avere gravi conseguenze. Quando termina la sua esperienza di dirigente della FNP per il compimento dei mandati previsti dallo statuto, non cerca altri incarichi, ma mantiene quel profondo legame di amicizia che voleva dire che, all’occorrenza, su di lui ci si poteva sempre contare. Negli ultimi anni si era dedicato al coro con il suo amico Biagio La Sala. Aveva una bella voce e la sua assenza, artistica e umana, si sentirà molto anche lì. Il suo nome sarà per sempre legato alla Cisl, alla Fnp, ai ciclisti, alla Presolana, alla Pastorale del lavoro e ad ogni iniziativa sociale nel territorio del legnanese e nella sua città adottiva Nerviano dove, dopo l’esperienza sindacale, era diventato Presidente dell’Unione Sportiva locale. Non poteva essere che la Cisl di via Tadino l’ultimo posto dove dare il suo contributo di gentilezza. Luciano se non parlava di Cisl, parlava della sua famiglia, della moglie Giuditta, del figlio Enrico e delle tre splendide nipoti. A loro il nostro abbraccio e sentite condoglianze da tutta la Fnp di Milano Metropoli»
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