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Aiuti per l’Ucraina, la Baggina di Canegrate: «Con le associazioni raccolti otto bancali di prodotti»

È quanto raccolto in poco più di una decina di giorni dalla Contrada Baggina di Canegrate che ha offerto la sua struttura come location di smistamento per gli aiuti immediati e anche per quelli post-guerra

Ucraina raccolta fondi

Otto bancali carichi di prodotti di prima necessità da destinare ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra scoppiata lo sorso 24 febbraio. È quanto raccolto in poco più di una decina di giorni dalla Contrada Baggina di Canegrate che ha offerto la sua struttura come location di smistamento. La solidarietà ha mobilitato le associazioni canegratesi e i volontari della Baggina in una vera e propria operazioni di raccolta per aiuti immediati e post-guerra. Come precisa, fiducioso, Alessandro Lunardi, «questa guerra finirà presto, o almeno noi lo speriamo fortemente. E nel momento in cui ci sarà la ricostruzione tutti loro avranno bisogno».

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Contrada Baggina Canegrate: i progetti per la raccolta per l'Ucraina 4 di 5

La Contrada Baggina, inizialmente, si era attivata per un progetto dedicato solo ed esclusivamente agli aiuti post guerra. Poi con la collaborazione delle diverse associazioni che si sono attivate sul territorio, come il Comitato Genitori di Canegrate e il Comitato Accoglienza Bambini di Chernobyl di San Vittore Olona, i volontari hanno pensato di collaborare nelle spedizioni immediate effettuate con l’aiuto di alcuni cittadini ucraini residenti sul territorio. «Abbiamo deciso di metterci a disposizione e in collaborazione con le altre realtà del territorio ci siamo messi al lavoro per smistare gli abiti e i prodotti di prima necessità raccolti – spiega Alessandro -. Li abbiamo impacchettati e caricati sui furgoncini guidati da diversi ucraini della zona che hanno deciso di mettersi in strada a guidare giorno e notte per raggiungere la frontiera tra la Polonia e l’Ucraina».

La situazione è in continua evoluzione e lo sanno bene i volontari che continueranno a fare opera di smistamento almeno sino a sabato 12 marzo. «Procederemo a raccogliere e impacchettare sino a questo sabato – dichiara Alessandro -. Poi in accordo con l’amministrazione di Canegrate pianificheremo un progetto articolato per il post- guerra. L’idea è quella di riempire il container che abbiamo già a nostra disposizione coinvolgendo le attività presenti sul territorio. Ovviamente sarà in accordo anche con le iniziative già in essere con il Patto dei Sindaci. In ogni caso non appena avremo la possibilità lo spediremo in Ucraina. Ovviamente questo progetto è ancora in working progress e appena lo avremo definito lo presenteremo».

Dietro alle quinte a lavorare con i volontari c’è l’assessore Franca Meraviglia che in questi giorni ha partecipato ai diversi tavoli istituzionali organizzati per pianificare le azioni riguardanti l’accoglienza. A tal proposito sono state pubblicate le prime linee guida riguardanti anche la messa a disposizione di immobili privati da destinare alla momentanea permanenza di ucraini in fuga. «Canegrate e le sue realtà associative si è sin da subito mobilitata dimostrando quanto sia attiva la comunità – afferma Meraviglia -. Dal canto nostro, come Amministrazione, stiamo cercando di muoverci in concerto con il Patto dei Sindaci e le altre istituzioni. Ovviamente invitiamo tutte le famiglie che hanno già aperto le loro porte ai loro parenti in fuga di segnalare la loro presenza. Ringrazio la contrada Baggina che anche questa volta ha dato la sua disponibilità».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Marzo 2022
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