A Cerro Maggiore le prime famiglie di profughi dall’Ucraina
In paese sta muovendo i primi passi anche la macchina per l'accoglienza organizzata dei profughi con la raccolta delle disponibilità di alloggi
Prime famiglie di profughi dall’Ucraina a Cerro Maggiore. Nei giorni scorsi in paese sono arrivate due madri insieme ai figli, scappate dagli orrori della guerra, dai bombardamenti e dagli attacchi che da quando dodici giorni fa l’esercito russo ha invaso il Paese hanno stretto in una morsa diverse grandi città. Mamme e bambini, una goccia nel mare da oltre 1,5 milioni di persone che sono fuggite dall’inizio delle operazioni militari ad oggi, sono ora ospitati da alcune famiglie di Cantalupo.
Mentre Palazzo Dell’Acqua fa il punto sugli arrivi spontanei di questi giorni – la Polizia Locale ha infatti ricevuto anche altre segnalazioni relative a profughi ospitati -, anche la macchina dell’accoglienza organizzata si sta mettendo in moto: il comune, in coordinamento con la Conferenza dei sindaci dell’Alto Milanese e la Prefettura di Milano, ha pubblicato sul sito la modulistica per raccogliere eventuali disponibilità di alloggi in vista della possibile accoglienza di famiglie e minori provenienti dai territori di guerra e le indicazioni per formalizzare la presenza di profughi nelle case dove già ora vengono ospitati.
Anche Cerro Maggiore, intanto, si è messa al lavoro come tutto il territorio per la raccolta di generi di prima necessità, per la quale sono state allestite delle postazioni ad hoc in occasione del primo appuntamento della rassegna teatrale dedicata ad Anita Bollati, che ci saranno anche domani, martedì 8 marzo, quando la Compagnia dei Gelosi porterà in scena all’auditorium di via Boccaccio “Le Eroine della leggerezza – Le più belle, leggere, divertenti arie da operetta” in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
I comuni dell’Alto Milanese hanno inoltre avviato l’iniziativa “SOS Ucraina Alto Milanese”, ovvero una raccolta fondi veicolata su un unico IBAN per tutto il territorio – IT76I0103032420000063126862 – le cui risorse, grazie anche alla collaborazione delle associazioni della zona che sono in contatto con la comunità ucraina, serviranno per «offrire un reale sostegno al popolo ucraino e dare un aiuto concreto per la ricostruzione futura dei paesi danneggiati».
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