Più di 2mila decessi – 2.066 per la precisione – nel 2021 negli undici comuni del Legnanese. Anche lo scorso anno nel nostro territorio è stato registrato un eccesso di mortalità rispetto al quinquennio tra il 2015 e il 2019, ovvero quello precedente alla pandemia, ma in misura più contenuta rispetto al 2020, quando i decessi in dodici mesi erano stati 2.420. Lo mettono nero su bianco i dati relativi alla mortalità nei singoli comuni resi noti nei giorni scorsi con il settimo rapporto congiunto sull’impatto dell’epidemia sulla mortalità totale dell’Istituto nazionale di statistica e dell’Istituto Superiore di Sanità.

L’eccesso di mortalità associato alla pandemia, ovvero la differenza tra le morti complessive per qualsiasi causa rilevate dall’inizio della pandemia ed il livello atteso di decessi calcolato sulla base della media del periodo 2015-2019, inteso come rappresentativo della situazione di mortalità pre-covid, come spiega il report stesso «permette di misurare l’impatto sia diretto che indiretto della pandemia fornendo una misura complessiva dell’impatto di quest’ultima sulla mortalità rispetto a quella delle sole morti direttamente associate al Covid-19».

Nei comuni del Legnanese anche nel 2021 quasi ovunque – fanno eccezione Busto Garolfo, San Giorgio su Legnano e San Vittore Olona – la variazione percentuale rispetto alla media dei decessi registrati tra il 2015 e il 2019 riporta il segno più. Praticamente dappertutto però – salvo che a Nerviano (dove comunque l’aumento dell’eccesso di mortalità è stato minimo) e a Villa Cortese – il numero dei decessi è stato più basso rispetto all’anno precedente, segno dell’importanza dei vaccini nel contenere le conseguenze più tragiche del virus.

Il quadro del nostro territorio, peraltro, è in linea con la situazione nazionale: «Con il progredire della campagna di vaccinazione, la mortalità è significativamente diminuita a partire dalla 20esima settimana del 2021 – sottolinea infatti il settimo rapporto congiunto sull’impatto dell’epidemia sulla mortalità totale – : l’82% circa dei decessi nel 2021 è avvenuto nel primo quadrimestre. In particolare, sì è molto ridotta la mortalità Covid-19 correlata nella fascia di età 80 anni e più, per la quale, a fine 2021, è stata raggiunta una copertura vaccinale con il ciclo primario pari a circa il 95%».