La disperazione di Kateryna, ucraina ad Arconate: “A Kiev ci sono i miei cari, da oggi sono nei bunker”
Sono giorni di angoscia e terrore per Kateryna Fedorenko, sposata da 6 anni con un arconatese. A Kiev, la sua città, ci sono i suoi genitori, suo fratello, i suoi amici: "l'Ucraina non vuole la guerra, vuole rimanere un Paese libero"
Sono giorni di angoscia e terrore per Kateryna Fedorenko. Da ieri mattina (25 febbraio) il suo Paese, l’Ucraina, è sotto attacco dell’esercito russo da ogni lato. Vive ad Arconate da 6 anni, da quando si è sposata con l’arconatese Stefano Poretti.
A Kiev, la sua città, ci sono i suoi genitori, suo fratello, i suoi amici: «La mattina dell’invasione si sono svegliati con l’esplosione alle basi militari attorno a Kiev, è stato terribile – racconta Ketaryna contattata la sera del 24 febbraio al telefono -. l’aeroporto è bloccato e via terra ci sono code per scappare verso la Polona. A Kiev sono stati comunicati i rifugi sotterranei dove mettersi in sicurezza dopo tre allarmi suonate dalle sirene anti aeree. Da questa mattina (25 febbraio ndr) sono nei bunker. La città è nel caos, sono arrivati i carri armati e da ore ci sono anche i missili. Quello che ci preoccupa fortemente è potrebbero chiamare i “riservisti” e temiamo che mio fratello possa essere chiamato a combattere: l’Ucraina non vuole la guerra, vuole rimanere un Paese libero».
Dall’occidente si aspetta azioni più concrete: «Le nazioni occidentali non stanno facendo vere azioni di forza e neppure stanno dando sanzioni concrete», mentre sta ricevendo solidarietà da alcuni colleghi russi – Kateryna lavora per una multinazionale nel settore gas -. «Sono in contatto con amiche connazionali – spiega – ci sosteniamo a vicenda e da lontano siamo in costante contatto con la mia famiglia, nel dolore e nella disperazione».
«Nessuno sa come finirà – aggiunge il marito che la mattina dell’invasione ha pubblicato un post mostrando tutta la sua preoccupazione – io per tutti loro vorrei solo la pace, ma davvero mi chiedo come si possa averla con un mostro simile a fianco. Putin ha gettato la maschera e ora tutti vediamo quello che … Questa non è la guerra del gas, del dollaro, del petrolio .. è la guerra fra un popolo libero e il suo oppressore . La storia è semplice e ciclica, la crudeltà e la stupidità non hanno né cuore né memoria».
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