Luigi Di Lello è il nuovo disability manager di Rescaldina
Luigi Di Lello come disability manager si occuperà non solo di aspetti operativi, ma anche di sviluppare una cultura dell'accessibilità e dell'assistenza
Rescaldina ha un nuovo disability manager: è Luigi Di Lello, presidente di Mondo C.H.A.R.G.E., la prima associazione nata in Italia e nel mondo, con sede a Rescaldina, con l’obiettivo di creare una rete di comunicazione e informazione fra persone con la sindrome di C.H.A.R.G.E., i loro familiari e gli operatori socio-sanitari. Volto noto dell’associazionismo e del volontariato locale, Di Lello è stato l’unico a farsi avanti al momento della raccolta delle candidature, penultimo atto di un iter partito da una proposta portata in commissione dal Movimento 5 Stelle e poi votata all’unanimità dal consiglio comunale con la successiva mozione.
«Ringraziamo Luigi Di Lello perché la sua candidatura è un darsi alla comunità ed è sempre un valore aggiunto per l’amministrazione quando ci sono persone che decidono di dedicare tempo, forze ed energia per aiutare l’amministrazione a realizzare le proprie linee di programma – sottolinea il sindaco Gilles Ielo -. Si tratta di un ambito di particolare sensibilità, e il disability manager sarà un elemento importante perché dovrà aiutare l’amministrazione non solo negli aspetti operativi, ma soprattutto sotto il profilo culturale per far sì che tutte le azioni intraprese abbiano come punto di partenza l’attenzione e la sensibilità ai più fragili».
«Adesso viene per così dire il bello, ovvero il momento del coinvolgimento della rete che ruota attorno a questo ambito, non solo quindi della Consulta Sociale ma anche di quella informale – aggiunge il vicesindaco Enrico Rudoni -. Quando si parla di disabilità molto spesso si pensa alla disabilità fisica, ma in realtà non si tratta solo di accessibilità in termini di movimento bensì di un’accessibilità culturale che ci manca e che è prezioso coltivare, sviluppare e diffondere il più possibile».
Proprio sul versante di un vero e proprio cambio di passo a livello culturale Di Lello, che svolgerà il suo incarico a titolo gratuito, potrà dare molto al paese anche grazie al suo vissuto, che l’ha portato ad affrontare in prima persona le tematiche di cui ora si occuperà da disability manager. «Un territorio che abbia una cultura dell’accesso e dell’assistenza può essere d’aiuto a tutta la comunità, non solo a chi oggi vive il problema in prima persona – sottolinea Di Lello -. Piantando il seme della cultura in tutti quanti, non serviranno assessorati o ministeri della disabilità perché ognuno di noi avrà uno sguardo proiettato su azioni a misura di tutti, anche di chi ha una disabilità».
In attesa dei primi passaggi di carattere obbligatoriamente più formale, Di Lello comunque ha già le idee chiare e sta già pensando di dedicarsi, magari tramite il supporto di altre realtà come ad esempio il centro diurno disabili, alla mappatura delle barriere architettoniche per individuare percorsi protetti verso alcuni punti di interesse come ad esempio il comune o l’ufficio postale. La sua, però, sarà un’azione a più ampio raggio, che comprenderà a lungo termine la creazione di un database di bisogni e necessità per permettere ad esempio comunicazioni automatiche a fronte della pubblicazione di bandi che a volte non sono così facilmente accessibili o per dare supporto al momento della nomina dell’amministratore di sostegno al raggiungimento della maggiore età di un figlio disabile. Passando per l’attenzione ad accorgimenti come la comunicazione aumentativa alternativa o l’uso di colori e forme specifiche per facilitare l’autonomia di chi ha disabilità visive o sensoriali, senza dimenticare il monitoraggio delle opportunità offerte anche sul versante della disabilità dal PNRR.
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