A Cerro Maggiore l’associazione “Il Quadrifoglio” celebra i suoi volontari in occasione della Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato. Domenica 20 febbraio il presidente Tarcisio Martinotto, recentemente insignito della benemerenza civica per l’attività portata avanti in questi anni, e il suo vice Gianpiero Verga hanno voluto “premiare” i volontari che in questi due anni non hanno mai fatto venire meno il loro impegno nonostante la pandemia con un pranzo al ristorante animato da musica.

Sono in tutto una sessantina i volontari de “Il Quadrifoglio” che si sono ritrovati per uno di quei momenti conviviali cui l’emergenza sanitaria ci ha spesso costretto a rinunciare negli ultimi due anni: quegli stessi volontari che nonostante la situazione sanitaria non hanno mai interrotto il servizio di trasporto per le persone diversamente abili e per gli anziani riformulandolo per svolgerlo in sicurezza, e che ancora oggi sono in prima linea all’hub di Cerro Maggiore, dove danno il loro apporto alla campagna vaccinale contro il coronavirus.

La Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato viene celebrata il 20 febbraio di ogni anno. Promossa dal regista Ferzan Ozpetek e da Mogol, la giornata è stata istitutita per legge il 13 novembre 2020 «per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da coronavirus». La scelta del 20 febbraio non è casuale: è questa infatti la data in cui a Codogno venne scoperto il “paziente uno”, il 38enne attaccato dal virus Sars-CoV-2, che ora sta bene ed è tornato alla sua vita normale.

Il «ruolo cruciale svolto da tutto il personale del comparto sanità e del volontariato nella tutela della salute collettiva» è stato sottolineato in occasione delle celebrazioni della scorsa domenica anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha anche ribadito l’importanza di «rendere omaggio all’impegno del personale sanitario e del volontariato e di unirci nel ricordo, grato e doloroso, di quanti hanno pagato con l’estremo sacrificio la propria inclinazione all’altruismo».