Ex Rede di Parabiago: ecco i progetti degli studenti tra arte, giardini verticali e realtà virtuale
Gli studenti di Parabiago hanno presentato 82 progetti per disegnare il futuro dell'area Ex Rede e il 16 febbraio la commissione ha scelto gli 8 vincitori
Realtà virtuale, giardini verticali e sale studio in serra, fiere della tecnologia, stanze per far prendere vita ai quadri che hanno fatto la storia dell’arte, un palazzetto del sapere e una casa per i bambini. Parabiago chiama in causa i “suoi” studenti per disegnare il futuro dell’area ex Rede, e i cittadini più giovani della città della calzatura rispondono presente con una pioggia di idee per il quadrilatero da poco meno di 33mila metri quadri tra via Vittorio Veneto, via F.lli Rosselli, via Santa Maria e via Randaccio.
Il percorso di co-progettazione era partito già a fine novembre grazie agli incontri con gli studenti e con i commercianti. A dicembre, poi, Parabiago ha deciso di fare un passo in più e ha chiamato in causa direttamente i suoi cittadini più giovani per disegnare il futuro dell’area ex Rede, destinata a diventare il cuore pulsante della città attraverso il percorso di riqualificazione che ha preso il via lo scorso anno con l’approvazione del relativo piano attuativo da parte del consiglio comunale.
Così Piazza della Vittoria in collaborazione con “Ascolto Attivo”, la professoressa Marianella Sclavi e Antonella Agnoli, ha lanciato il concorso di idee “Area Rede: una piazza del sapere nel cuore di Parabiago” rivolto proprio ai ragazzi, invitandoli a mettersi in gioco in prima persona per ribattezzare l’edificio ponte e per raccogliere le loro proposte e visioni sul futuro dell’immobile, da valutare poi sulla base della sostenibilità, dell’originalità, del livello di approfondimento nel proporre le idee, della capacità di guardare alle città europee come best practice da adottare e di un “patto con la città”, ovvero dalla considerazione del contesto sociale, culturale e ambientale di Parabiago.
I giovani parabiaghesi, da soli o in gruppo, hanno avuto tempo fino al 20 gennaio per preparare, con qualsiasi tecnica e con qualsiasi stile creativo, i loro elaborati e ieri, mercoledì 16 febbraio, gli 82 progetti presentati sono stati valutati da una commissione composta dal sindaco Raffaele Cucchi, dall’accademica Marianella Sclavi, dalla progettista culturale Antonella Agnoli, dalla ex preside dell’istituto comprensivo di via IV Novembre Alida Gottardi, dal rappresentante della famiglia aziendale Rede Michele Marazzini, dal responsabile dell’Ufficio Ecologia Raul Dal Santo e dalla dirigente dei Servizi alla Persona Roberta Pazzi.
Dopo un intero pomeriggio passato a studiare le proposte arrivate dai ragazzi delle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado Sant’Ambrogio e da una sezione della scuola dell’infanzia di via XXIV Maggio, i commissari hanno scelto le otto idee più meritevoli e la proposta del nome da dare all’area destinata agli interventi di rigenerazione urbana. I progetti vincitori del concorso sono “La casa di tutti i bambini” (sezione Blu scuola dell’infanzia di via XXIV Maggio dell’Istituto Comprensivo di via IV Novembre), “Techno-click” (Mattia Cozzi, Giulia De Filpo, Lucia Gussago, Clarissa Pagani della classe 2°A scuola media paritaria Sant’Ambrogio), “Filanda creativa” (Riccardo Rebuzzini della classe 2°A scuola media paritaria Sant’Ambrogio), “Ponte del Sapere” (Riccardo Cozzi della classe 3°B scuola media paritaria Sant’Ambrogio), “Il passato, nel presente per il futuro” (Nicolò Piccininni della classe 3°B scuola media paritaria Sant’Ambrogio), “Here comes the sun” (Greta Cappelletti della classe 3°A scuola media paritaria Sant’Ambrogio), “PalaRede” (Lorenzo Brambilla della classe 2°B scuola media paritaria Sant’Ambrogio) ed “E-Rede”, con il simbolo del fulmine tra la E e Rede (Riccardo Ravizza della classe 2°B scuola media paritaria Sant’Ambrogio.
Proprio quest’ultima proposta sarà anche quella dalla quale si partirà per dare il nome al “nuovo” edificio: la scelta dei commissari è ricaduta sulla proposta di Riccarco Ravizza perché «richiama la storia di un luogo di lavoro importante per la città, una fabbrica che diventa ora spazio rigenerato e pensato energeticamente sostenibile per il futuro». Per tutti progetti premiati, inoltre, al termine del percorso di co-progettazione ci sarà una presentazione in un incontro pubblico, durante il quale saranno anche consegnati gli attestati agli autori.
«Tutti gli elaborati sono stati molto apprezzati dai commissari e non è stato semplice per loro individuare i vincitori – spiega il sindaco Raffaele Cucchi -. I progetti realizzati, infatti, hanno dimostrato un serio e importante impegno da parte dei ragazzi, e anche, per alcuni, una dimestichezza nel saper progettare gli spazi e avanzare proposte sostenibili e interessanti. Hanno vinto, alla fine, progetti e un nome da dare all’area interessata dagli interventi. Queste idee verranno tenute in conto dall’amministrazione comunale per trasferirle al progettista degli spazi al fine di renderle fattibili. Ringrazio molto i professionisti e le persone che hanno accettato (a titolo gratuito) di far parte della commissione esaminatrice del concorso, soprattutto perché il loro compito non è stato per nulla semplice e di questo sono, in parte, contento, perché denota da parte delle nuove generazioni un’attenzione al territorio, anche in presenza di una guida adulta, che non è scontata. Pensiamo, quindi, al loro futuro rilanciando la nostra città».
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