Obbligo vaccinale over 50, ecco le sanzioni
Una sanzione di 100 euro una tantum per tutti coloro (lavoratori e non) che non saranno in regola con l'obbligo vaccinale. Per i lavoratori che dal 15 febbraio accedono ai luoghi di lavoro in violazione dell'obbligo la multa va dai 600 a 1.500 euro
Una sanzione di 100 euro una tantum per tutti coloro (lavoratori e non) che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale a partire dal primo febbraio 2022. Lo spiegano fonti di Palazzo Chigi, come riporta Ansa dopo la firma del decreto che introduce l’obbligo di vaccino per gli over 50. La multa sarà emessa dall’Agenzia delle entrate, attraverso l‘incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali.
L’obbligo sarà valido da subito, poiché le norme che lo prevedono entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione del decreto-legge nella Gazzetta Ufficiale (molto probabilmente sabato 8 gennaio) e resterà in vigore fino al 15 giugno 2022.
Le sanzioni per i lavoratori over 50
La sanzione da 100 euro per gli over 50 che violino l’obbligo vaccinale partirà dal 1 febbraio 2022. Mentre per i lavoratori pubblici e privati e i liberi professionisti non vaccinati, soggetti all’obbligo di possedere un Green Pass rafforzato dal 15 febbraio 2022, e che accedono ai luoghi di lavoro in violazione dell’obbligo, la sanzione prevista va dai 600 a 1.500 euro. La stessa sanzione si applica al soggetto tenuto a controllare il possesso del Green Pass se omette il controllo. I lavoratori ultra-cinquantenni che dal 15 febbraio 2022 saranno sprovvisti di super Green Pass al momento dell’accesso al luogo di lavoro saranno considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro ma senza diritto alla retribuzione.
La vaccinazione può essere omessa o differita se ci sono specifiche condizioni cliniche che la rendano “non indicata” e che dovranno essere attestate dal medico di medicina generale e poi valutate dall’azienda sanitaria territorialmente competente. Per chi è già stato contagiato ed ha avuto il Covid è previsto il differimento della vaccinazione fino alla prima data utile per la vaccinazione stessa.
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