Luci spente nel Legnanese contro il caro bollette
Anche diverse amministrazioni comunali del nostro territorio hanno deciso di aderire all'iniziativa di ALI e ANCI per protestare contro il caro bollette
Luci spente sui monumenti del Legnanese contro il caro bollette. Come molti comuni in tutta Italia, a partire da Roma che ha “staccato la spina” al Campidoglio, anche diverse amministrazioni comunali del nostro territorio hanno deciso di aderire all’iniziativa lanciata da ALI e ANCI per protestare simbolicamente contro l’impatto della crisi energetica sui bilanci degli enti pubblici – ma anche sui conti delle imprese e sui bilanci delle famiglie – lasciando al buio palazzi e simboli cittadini.
«Le risposte dal governo alle nostre richieste non sono sufficienti – aveva spiegato nei giorni scorsi il presidente dell’ANCI Antoio Decaro -. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini». Da lì l’iniziativa di spegnere le luci sui monumenti simbolo, con la speranza che «in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi», che secondo l’ANCI peseranno sulle casse comunali per almeno 550 milioni di euro a fronte di una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro.
Nel Legnanese contro il caro bollette alle 20 si sono spente per mezz’ora le luci scenografiche di Palazzo Malinverni, della Basilica di San Magno e del Castello e i faretti della pavimentazione e delle panchine di piazza San Magno a Legnano, quelle del Monumento ai Bersaglieri realizzato dalla sezione Conte Paolo Caccia Dominioni nel parco davanti al municipio a Nerviano, quelle dell’arredo e del monumento di Piazza Lombardia a Busto Garolfo e quelle dei palazzi municipali a Canegrate, Rescaldina Villa Cortese. Anche San Vittore Olona, pur non avendo illuminazione notturna a cui staccare metaforicamente la spina, ha comunque condiviso le motivazioni che hanno portato all’iniziativa.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.