Giorno del Ricordo a Parabiago: «Teniamo alta l’attenzione sui fatti quotidiani»
A Parabiago per il Giorno del Ricordo andrà anche in scena lo spettacolo teatrale "Il sentiero del padre, viaggio tra i segreti delle foibe carsiche"
Corone e omaggi floreali deposti dall’amministrazione comunale e dall’Associazione Nazionale “Nastro Verde”, la preghiera dei Martiri delle Foibe recitata da un esule di Zara, un momento di preghiera con il prevosto della Parrocchia dei SS. Gervaso e Protaso don Felice Noé e l’esecuzione di un brano con il flauto traverso. Giovedì 10 febbraio la città di Parabiago ha celebrato il Giorno del Ricordo nel piazzale dedicato ai martiri delle foibe dietro il palazzo municipale, e in serata farà il bis con lo spettacolo teatrale “Il sentiero del padre, viaggio tra i segreti delle foibe carsiche”.
«La storia non deve essere dimenticata in nessuno dei suoi aspetti e particolarmente in quelli peggiori – ha sottolineato il sindaco Raffaele Cucchi durante il suo intervento -, che devono essere ricordati e rappresentare un insegnamento per far sì che non si commettano più quegli stessi errori. Oggi più che mai ci sono nuovi modi di fare le guerre, nuovi modi di avere atteggiamenti e comportamenti che molte volte non vanno lontano da azioni del passato: dobbiamo essere testimoni di quel passato per far sì che in modo particolare i nostri giovani siano migliori e facciano tesoro del ricordo per tenersi lontani da certi fatti. Invito tutti a non dimenticare e tenere aperti gli occhi, l’auspicio è che il ricordo possa tenere alta l’attenzione anche sui fatti quotidiani».
La legge che ha istituito il “Giorno del ricordo” è stata approvata dal Parlamento italiano nel 2004 su proposta del deputato triestino Roberto Menia. La giornata istituzionale viene da allora celebrata ogni anno per ricordare i massacri delle foibe – le cavità naturali, profonde anche centinaia di metri, tipiche della regione a cavallo tra il Friuli-Venezia Giulia e la Slovenia e la Croazia dove furono occultati una parte dei corpi di chi perse la vita nei massacri compiuto contro la popolazione italiana a partire dalla caduta del regime fascista nel 1943 – e l’esodo giuliano dalmata.
La data prescelta per celebrare il Giorno del Ricordo è quella in cui nel 1947 furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, che precedentemente facevano parte dell’Italia. Alla ricorrenza è associato il rilascio di una medaglia commemorativa destinata ai parenti delle persone soppresse e infoibate in Istria, a Fiume, in Dalmazia o nelle province dell’attuale confine orientale dall’8 settembre 1943 al 10 febbraio 1947.
QUI L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA
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