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A Busto Garolfo biglietti da visita contro la violenza sulle donne creati dai giovani

I nuovi biglietti da visita contro la violenza sulle donne riporteranno da un lato i numeri di emergenza e dall'altro disegni realizzati dai giovani

biglietti da visita violenza donne busto garolfo

Due mesi e mezzo fa Busto Garolfo aveva colorato di rosso la ex sala consiliare di via Magenta per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con mascherine, cartelloni, segnalibri, le immancabili scarpe e i cartelloni realizzati dai giovani del paese. Oggi i disegni con cui i ragazzi quel giorno hanno scandito forte e chiaro il loro “no” alla violenza contro le donne sono diventati biglietti da visita dove la creatività dei più piccoli sposa la praticità con l’indicazione del numero telefonico del centro anti-violenza di Filo Rosa Auser e del numero anti-violenza e stalking 1522.

La scelta del biglietto da visita non è casuale: un “cartoncino”, infatti, passa inosservato tra le mille cianfrusaglie che spesso si trovano in una borsetta o in un portafoglio e grazie ai disegni dei ragazzi non attira l’attenzione sul motivo per cui si può decidere di prenderlo da un espositore, ma allo stesso è un segnale tangibile, che può fornire un’ancora di salvataggio in caso di necessità. Segnale che a giorni approderà in 2mila copie con sette diverse grafiche in diversi luoghi del paese che vanno dal comune alla biblioteca, dalla piscina al supermercato, passando per tutti quei luoghi che nella vita di tutti i giorni sono più frequentati.

«Abbiamo voluto portare avanti questa iniziativa perché è importante sensibilizzare rispetto al problema ma anche renderlo visibile – sottolinea Patrizia Campetti, assessore alla promozione del territorio, al marketing territoriale e alle politiche giovanili -: nonostante i numeri siano molto preoccupanti, quella che appare è infatti solo una minima parte del fenomeno. Grazie al lavoro dei ragazzi abbiamo unito in questo progetto tante cose, rendendoli attenti ad un problema che può sembrare lontano ma spesso si nasconde laddove i ragazzi vivono».

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«Ad un tema importante come questo non si può pensare solo il 25 novembre – aggiunge il sindaco Susanna Biondi -. Quello che trovo pregevole in questo progetto è che ha avuto un momento importante nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ma è partito molto prima e ha consentito ai ragazzi di avere il tempo di sviluppare una propria consapevolezza, di ragionarci sopra e di crescere e poi ha avuto anche questo prosieguo concreto e tangibile. È un progetto educativo e non solo la celebrazione di una giornata».

I nuovi biglietti da visita anti-violenza contro le donne portano la firma delle classi terze della scuola secondaria di primo grado del paese, di Hakuna Matata e del Centro Azzurro, che hanno fatto squadra sulla scia dell’input lanciato dal comune e hanno dato vita ad un progetto nuovo e più ampio rispetto a quelli cui ogni realtà stava già lavorando in autonomia, secondo una “ricetta” cara a Palazzo Molteni. «Questa amministrazione ha sempre portato avanti l’idea che il territorio vada messo in rete in tutte le sue opportunità e per tutte le risorse disponibili – ribadisce infatti l’assessore alle politiche sociali Stefano Carnevali -. L’idea di far interagire territorio, scuola e sociale ci sta molto a cuore perché può entrare nella testa dei ragazzi e trasformarsi in quotidianità efficientando il lavoro di tutti».

Iniziative come queste negli anni hanno portato gli studenti, grazie a progetti come “A Caccia di civiltà” e “Artistiamo”, a lavorare in sinergia con il comune ad esempio contro il razzismo e contro l’abbandono dei rifiuti e in particolare dei mozziconi di sigaretta e a prendere vernice e pennelli per ridipingere le fioriere del parco comunale danneggiate dai vandali. «I ragazzi accolgono sempre con molto entusiasmo il confronto e la possibilità di esprimere proprie idee, in questo modo si sentono parte della società e sentono valorizzati i loro bisogni – spiega la vicepresidente dell’ICS Tarra Barbara Raimondi, cui fa eco Riccardo Sannino del Centro Azzurro -. Dal punto di vista educativo iniziative come queste li rendono attivi nella società e nella quotidianità della comunità: la collaborazione con l’amministrazione c’è sempre stata ed è preziosa perché vedere i loro progetti concretizzarsi dà ai ragazzi quel qualcosa in più per approfondire quello che stanno facendo».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Febbraio 2022
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