Omicidio nella fabbrica abbandonata a Cerro Maggiore, fermato e interrogato il figlio
Il cadavere trovato nella ex-Brenta è Carmine D'Errico, pensionato di Cusano Milanino. L'autore dell'omicidio, per gli inquirenti sarebbe il figlio
Il cadavere ritrovato nella fabbrica abbandonata a Cerro Maggiore lo scorso 22 gennaio corrisponde al nome di Carmine D’Errico. Un uomo di 65 anni di Cusano Milanino scomparso dalla casa che condivideva con il figlio Lorenzo. Ad ucciderlo, secondo gli investigatori, potrebbe essere stato proprio il figlio con il quale aveva un rapporto piuttosto burrascoso. Oggi (3 febbraio), infatti, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno dato esecuzione ad un decreto di Fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Monza, a carico di un cittadino italiano di 36 anni, Lorenzo D’Errico, ritenuto responsabile dell’omicidio e della distruzione del cadavere del proprio genitore. L’uomo nei giorni scorsi era anche stato intervistato dalla nota trasmissione di RaiTre, Chi l’ha visto.
Su richiesta della Procura di Monza, i Carabinieri del Ris sono entrati oggi nella villetta dove Carmine viveva con il suo amato pappagallo e il figlio, alla ricerca di tracce di sangue che sarebbero state trovate. Il figlio, intervistato dall’inviato della trasmissione, non aveva nascosto il difficile rapporto con il padre, ma aveva escluso ogni suo coinvolgimento con la scomparsa: «Vivevamo da separati in casa. Non sopportavo l’odore di fumo che emanava quando rientrava».
Sulla sera della scomparsa aveva dichiarato: «Quando se n’è andato ero in soffitta a giocare a biliardo con i miei amici. Non ho idea di che fine abbia fatto». Ora, però, l’uomo è stato portato nuovamente in caserma per essere interrogato. Nei precedenti interrogatori aveva sempre negato ogni addebito.
Il provvedimento scaturisce dalle indagini avviate dal Nucleo Investigativo di Milano e dalla Compagnia di Sesto San Giovanni (MI) a seguito della denuncia di scomparsa di un 66enne, il cui figlio 36enne aveva dichiarato di essersi allontanato volontariamente, nella serata del 30 dicembre 2021, dall’abitazione di Cusano Milanino (MI), nella quale entrambi vivevano.
Successivamente, a Cerro Maggiore, all’interno di un’area industriale abbandonata, era stato rinvenuto il cadavere semicarbonizzato di un individuo, che dalla comparazione del DNA è stato identificato proprio in quello dello scomparso. Le successive investigazioni hanno consentito, da un lato, di far emergere, sin da subito, evidenti contraddizioni nelle dichiarazioni rese dal 36enne e, dall’altro, di rinvenire tracce ed indizi della scena del crimine all’interno dell’abitazione dei due uomini.
Tutti gli elementi raccolti hanno permesso di delineare un quadro di gravità indiziaria che ha condotto all’emissione, da parte della Procura della Repubblica di Monza, di un decreto di fermo per omicidio e soppressione di cadavere nei confronti dell’indagato, notificato nel pomeriggio di oggi.
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