«È proprio quando hai capito tutto che, spesso, la migliore soluzione è far finta di non aver capito niente». Così ribatte l’opposizione Cambiano Canegrate sulla polemica sorta in questi giorni sulle spese per la realizzazione di Cinemadamare 2021. I consiglieri Annalisa Sormani, Diego Conti, Christian Fornara e Francesco Capriglione lo scorso gennaio avevano dichiarato: «In un periodo come quello che stiamo vivendo, non è giustificabile l’erogazione di cifre così considerevoli ad una singola associazione».

Di tutta risposta l’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Colombo ha precisato che: «l’Amministrazione ha sostenuto parzialmente i costi di realizzazione con il contributo della Fondazione Ticino Olona. Cinemadamare ha rappresentato un felice momento di aggregazione in un momento difficile». Un momento culturale, quindi, voluto dalla giunta per “regalare” alla comunità momenti di aggregazione e divertimento in un momento difficile a causa dell’emergenza sanitaria.

Cinemadamare a Canegrate, Amministrazione: «Un felice momento di aggregazione»

Solo che la risposta firmata dall’Amministrazione non ha convinto l’opposizione che è tornata alla carica:  «Nel disperato tentativo di sviare l’attenzione dalle questioni che abbiamo posto nell’ultimo comunicato stampa, il gruppo Canegrate Insieme elenca, in risposta, tutta una serie di fatti di cui siamo a conoscenza ma che poco hanno a che fare con le nostre osservazioni – si legge nella nota firmata da Cambiamo Canegrate -. Sappiamo bene che le associazioni canegratesi sono state esonerate dal pagamento delle sedi di via Olona nel 2020 e nel 2021 ma per l’anno in corso, nonostante pandemia da Covid-19 e stato di emergenza continuino, dovranno versare il contributo per l’utilizzo dei locali. Sappiamo altresì bene che la Fondazione Ticino Olona ha contribuito a parte delle spese per la realizzazione di Cinemadamare 2021, ma i restanti 10.000 euro sono stati a carico delle finanze del Comune di Canegrate. Una cifra (erogata a favore di un’Associazione esterna al Paese) che, lo ribadiamo, consideriamo non giustificabile in tempi di pandemia. Non ricordano, invece, di aver dichiarato proprio loro in sede di Consiglio comunale che le rette riferite alla frequenza (o alla quota pasto) del centro socio-educativo “La città del Sole” di Canegrate subiranno un adeguamento al rialzo».