PNRR, la denuncia di Lega, GIN e Con Nerviano: «Parametri penalizzanti per i comuni lombardi»
Lega, GIN e Con Nerviano puntano il dito contro i parametri per la distribuzione del fondi del PNRR e portano in consiglio comunale un ordine del giorno
Serve un “tagliando” per i parametri che determinano la distribuzione delle risorse del PNRR, altrimenti i comuni lombardi rischiano di perdere il treno della ripresa e di non tenere il passo del resto dell’Europa. E siccome ogni rivoluzione che si rispetti parte dal basso, dai banchi del consiglio comunale di Nerviano arriva un ordine del giorno che punta alla revisione degli indici utilizzati fin qui. Il provvedimento porta la firma di Lega, Con Nerviano e Gruppo Indipendente Nervianese e verrà discusso durante la prima seduta utile del parlamentino del paese, che per i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sta peraltro lavorando sia in autonomia che in squadra con gli altri comuni dell’Alto Milanese.
«Rispetto ai 5,7 miliardi di euro del PNRR riservati ai progetti di rigenerazione urbana, il governo aveva già optato per destinare d’ufficio il 40% delle risorse, pari a 2,3 miliardi, ai comuni del Sud – si legge nell’ordine del giorno -. L’applicazione dell’indice di vulnerabilità (indicatore costruito con l’obiettivo di fornire una misura sintetica del livello di vulnerabilità sociale e materiale dei comuni italiani, ndr) sui restanti 3,4 miliardi ha visto il 92,6% dei progetti dei comuni del Nord ammessi al bando ma non finanziati, contro l’1,1% di quelli dei comuni del Sud e il 6,4% di quelli dei comuni del Centro. In particolar modo si evidenzia l’esclusione dal finanziamento di due terzi dei comuni lombardi che hanno partecipato al bando. […] L’indice di vulnerabilità sociale e materiale si è dimostrato nei fatti inadeguato a garantire un’equa ripartizione delle risorse disponibili su tutto il territorio nazionale, al netto della quota del 40% di fondi destinata d’ufficio ai comuni del Sud. I tanti comuni della Lombardia, in considerazione delle loro caratteristiche, dalle grandi città ai piccoli comuni montani, oltre ad avere le capacità di creare progetti con idee concrete, hanno l’estrema necessità di attrarre risorse sui territori per svilupparsi e per competere e stare al passo con le altre aree europee, offrendo servizi di qualità, riqualificando le proprie aree degradate e garantendo servizi di viabilità, collegamenti e infrastrutture per il sistema economico e sociale esistente».
Insomma, per l’opposizione nervianese la ricetta è un cambio di rotta deciso in previsione dei prossimi bandi “targati” PNRR, di modo che per la distribuzione delle risorse si tenga conto, ad esempio, del fattore produttivo e demografico, dell’incidenza della pandemia, del costo della vita, della virtuosità dei comuni rispetto alla capacità di spesa in conto capitale e in generale del a sostenibilità dei servizi economici, turistici, sociali di territori che devono competere con il resto d’Europa. E per questo Lega, GIN e Con Nerviano con l’ordine del giorno vogliono chiedere al sindaco Daniela Colombo e alla sua giunta di impegnarsi non solo perché venga integrato il finanziamento del bando sulla rigenerazione urbana – come peraltro Conferenza delle Regioni, ANCI e UPI hanno annunciato che il Governo farà con ulteriori 905 milioni di euro -, ma anche per la revisione dei parametri «penalizzanti nel confronti dei territori lombardi, con particolare riferimento all’applicazione dell’indice di vulnerabilità economica e sociale» e perché venga considerata «la fattibilità di riutilizzare nei comuni virtuosi fondi che non dovessero essere spesi nei tempi previsti dai comuni attualmente beneficiari».
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