Nerviano, l’amministrazione: «Presidio costante per il servizio tamponi in via dei Boschi»
Dopo l'interrogazione presentata da Lega, GIN e Con Nerviano, l'amministrazione sottolinea i frequenti controlli per il servizio tamponi in via dei Boschi
Monitoraggio costante per il servizio tamponi all’ex scuola primaria di via dei Boschi a Nerviano. A stretto giro di posta dall’interrogazione presentata nei giorni scorsi da Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano dopo alcune lamentele arrivate dai cittadini, l’amministrazione mette i puntini sulle i e sottolinea i frequenti controlli effettuati per garantire la qualità del servizio.
Tamponi rapidi alla ex scuola primaria di Via dei Boschi a Nerviano
Il servizio per tamponi molecolari e test sierologici alla ex scuola primaria di via dei Boschi era stato attivato per la prima volta a febbraio 2021 ed era stato poi potenziato con l’introduzioni dei test antigenici lo scorso 3 gennaio, nei giorni più “caldi” della quarta ondata della pandemia, quelli delle code chilometriche e della statale del Sempione bloccata dagli automobilisti in fila per sottoporsi al test al drive through allestito al vecchio ospedale di Legnano. Dopo la partenza ad inizio 2022 con due mezze giornate di apertura, per i tamponi rapidi era stato aggiunto anche un terzo giorno di attività, mettendo il centro a disposizione dei cittadini il lunedì e il mercoledì pomeriggio e il venerdì mattina.
Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano, però, nei giorni scorsi, dopo aver raccolto le segnalazioni di diversi cittadini «in merito alle lungaggini nelle prenotazioni e nel ritiro dell’esito, sul fatto che al numero verde indicato non risponda nessuno e sulla scarsa pulizia ed ordine dei locali», avevano chiesto chiarimenti a Piazza Manzoni. E l’amministrazione non ha fatto aspettare per la risposta. «In data 11 gennaio ho dato mandato all’ufficio comunale di predisporre la nota all’interno della quale venivano puntualmente richiamate le responsabilità della ditta previste dal contratto, a garanzia di decoro, ordine e pulizia degli spazi – spiega l’assessore ai servizi sociali Carolina Re Depaolini -. L’azione si è resa necessaria proprio perché l’obiettivo è quello di garantire l’assoluta pulizia e sanificazione degli spazi, considerata la natura sanitaria del servizio dato in in appalto».
«In questo periodo, visto e considerato il rapido evolversi della situazione pandemica e l’aumentato utilizzo del servizio, ho verificato personalmente lo stato dei locali in termini di ordine e pulizia rilevando in prima persona, oltre all’ufficio competente, quanto è stato contestato al laboratorio – aggiunge Re Depaolini -. Contestualmente, nell’ambito del Centro Operativo Comunale e attraverso gli uffici competenti, l’amministrazione sta monitorando puntualmente il servizio erogato a favore della cittadinanza. Non sappiamo se tale attenzione e cura sia stata profusa anche in passato dalla precedente amministrazione. Relativamente alle difficoltà riscontrate da alcuni cittadini circa la fruizione del servizio, anche questo aspetto è stato puntualmente comunicato dagli uffici».
Sulla stessa linea il sindaco Daniela Colombo. «Abbiamo fortemente voluto il servizio tamponi rapidi nel momento di massimo picco contagi, reputandolo necessario per la cittadinanza e reputandolo vitale per alleggerire la pressione che c’era ad esempio sulle farmacie, dove si vedevano code infinite – ribadisce la prima cittadina -. Abbiamo fatto una pressione notevole sui tempi di realizzazione e una volta avviato l’abbiamo presidiato per controllare che non ci fossero problemi e che fosse qualitativamente in linea rispetto alla delicatezza del servizio e alle aspettative della cittadinanza: l’assessore Re Depaolini, immediatamente dopo l’avvio del bando, ha verificato più volte fisicamente lo stato dei luoghi e io stessa l’ho fatto, anche per rendermi conto dei carichi di lavoro. Tutto questo non come reazione a delle lamentele, anche perché le segnalazioni ufficiali sono arrivate in maniera molto contenuta e si è trattato perlopiù di persone che chiedevano chiarimenti o informazioni, ma come atteggiamento produttivo rispetto alla costruzione del servizio stesso».
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