PNRR, comunità energetiche locali e Cascina Pagana in consiglio comunale a Rescaldina
Il consiglio comunale di Rescaldina si riunirà il 28 gennaio in videoconferenza, decisione che aveva scatenato le polemiche del centrodestra
PNRR, comunità energetiche locali e Cascina Pagana tra i banchi del consiglio comunale di Rescaldina, che tornerà a riunirsi venerdì 28 gennaio alle 21 in videoconferenza, decisione che nelle scorse settimane aveva innescato qualche frizione tra la maggioranza e il centrodestra. Sul tavolo del parlamentino cittadino approderanno l’accordo di collaborazione tra i comuni dell’hinterland di Milano e la città metropolitana per l’attuazione delle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma anche due interrogazioni presentate dalle opposizioni.
Il Movimento 5 Stelle ha infatti chiesto conto delle tempistiche di attuazione della delibera con cui il consiglio comunale a maggio 2021 aveva approvato la mozione dei pentastellati relativa alla promozione in paese della creazione di comunità energetiche e di autoconsumo collettivo. «Per il 2022 si prospettano rincari dei prezzi energetici tra il 50 ed il 60%, che si stima produrranno un aumento medio di spesa di circa 1.000 euro a famiglia per l’approvvigionamento energetico nel corso dell’ anno – scrive il M5S nell’interrogazione -. La deliberazione aveva ed ha tra i suoi scopi anche quello di contrastare la “povertà energetica”, cioè quel fenomeno che rende difficile, per costi, l’accesso ad un adeguato approvvigionamento energetico da parte dei cittadini, che colpisce circa 9 milioni di Italiani. Da una verifica preliminare risulta che nessuno degli impegni della delibera è stato ad oggi attuato».
Il centrodestra, invece, in vista del prossimo consiglio comunale ha messo nel mirino l’intervento di ristrutturazione della Cascina Pagana e della Chiesa di San Giuseppe, la cui riqualificazione è iniziata a marzo 2019 nell’ambito di “Integration Machine”, il progetto presentato da Legnano, Rescaldina e Castano Primo e inserito tra quelle del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie” per il quale la Città Metropolitana è risultata tra i vincitori del bando periferie promosso da Palazzo Chigi nel 2016. Alla base della proposta c’era l’obiettivo di riqualificare le periferie dell’Alto Milanese attraverso una “macchina per l’integrazione” che, a partire dalla riqualificazione di tre edifici – uno per ciascuno dei tre comuni – innescasse un processo di inclusione sociale, per Rescaldina prevedeva anche una convenzione tra comune e parrocchia per l’utilizzo congiunto degli spazi: la chiesa come luogo adatto per mostre, concerti, conferenze e momenti religiosi, gli appartamenti come luoghi di accoglienza temporanea per situazioni di disagio.
«La convenzione fra il comune di Rescaldina e la parrocchia S. Maria Assunta per l’attuazione dell’intervento di riqualificazione della Cascina Pagana prevedeva che la parrocchia ritornasse nella piena disponibilità degli immobili, destinati ad appartamenti, al termine del periodo di concessione gratuita di dieci anni eventualmente rinnovabili per ulteriori dieci e della Chiesa di San Giuseppe, a seguito di positivo collaudo e comunque entro un anno dalla conclusione dei lavori – si legge nell’interrogazione -. La convenzione prevedeva anche che la Chiesa di San Giuseppe sarebbe tornata ad essere luogo di culto ed eventualmente anche sede di mostre, concerti, conferenze da concordare di volta in volta tra comune e parrocchia e che comunque quest’ultima avrebbe avuto la piena disponibilità dell’edificio di culto». Motivi per cui il centrodestra ha chiesto conto dell’esito della procedura di collaudo, che risulta ormai effettuato, delle tempistiche con cui la chiesa tornerà nella disponibilità della parrocchia e le attività che vi potranno trovare casa e con quale capienza.
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