Calano i ricoveri Covid all’Ospedale di Legnano: 115 i pazienti positivi, 7 sono in rianimazione
Negli ospedali dell’ASST Ovest Milanese ai 115 pazienti dell'Ospedale di Legnano si aggiungono 45 ricoveri ad Abbiategrasso e 41 a Magenta
Ricoveri Covid in calo all’Ospedale di Legnano: in via Giovanni Paolo II negli ultimi sette giorni il numero di posti letto occupati da pazienti colpiti dall’infezione da Sars-CoV2 è diminuito rispetto alla settimana precedente. Tra lunedì 17 e domenica 23 gennaio, peraltro, nel nostro territorio anche la curva epidemica, dopo il considerevole aumento di contagi registrato soprattutto tra la metà di dicembre e la prima decade di gennaio, ha fatto segnare per la seconda settimana consecutiva una battuta d’arresto.
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LA SITUAZIONE ALL’OSPEDALE DI LEGNANO
Sono in tutto 115 i pazienti che ad oggi, lunedì 24 gennaio, sono ricoverati all’Ospedale di Legnano per Covid-19, in diminuzione del 6% circa rispetto alla scorsa settimana, quando in via Giovanni Paolo II i degenti alle prese con l’infezione da Sars-CoV2 erano 122.
I ricoverati in area non critica sono 108, mentre sette pazienti si trovano in terapia intensiva. La percentuale di occupazione dei letti Covid in rianimazione, dove sette giorni fa i degenti erano otto, si è quindi mantenuta sostanzialmente stabile, mentre il numero di posti letto dedicati a pazienti positivi al virus occupato negli altri reparti è diminuito rispetto ai 122 pazienti ricoverati nei quattro reparti Covid non critica di una settimana fa.
Complessivamente sono 201 i pazienti Covid ricoverati negli ospedali dell’ASST Ovest Milanese: ai degenti all’Ospedale di Legnano si aggiungono infatti i 45 ricoveri nei due reparti sub acuti al Cantù di Abbiategrasso e i 41 nei due reparti di Medicina Covid del Fornaroli di Magenta.
I RICOVERI IN LOMBARDIA
In Lombardia il 32,67% dei posti letto degli ospedali di area non critica, ovvero quelli dei reparti malattie infettive, medicina generale e pneumologia, risulta occupato da pazienti positivi al Covid, per un totale di 3.416 ricoveri, in calo rispetto al 35,42% di otto giorni fa. Se guardiamo alle terapie intensive la percentuale di occupazione è invece del 14,64% con 265 ricoveri, a fronte di un tasso di occupazione del 14,75% di lunedì 17 gennaio, quando però erano stati aggiunti 280 posti letto nelle rianimazioni lombarde.
Il quadro definito dai dati forniti dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali parla di una pressione ospedaliera sostanzialmente stabile per quanto riguarda le terapie intensive ma in miglioramento per quanto riguarda gli altri reparti. La situazione «da un lato mette in luce la stabilizzazione della curva pandemica – sottolinea la vicepresidente ed assessore regionale al Welfare Letizia Moratti – e dall’altro conferma l’efficacia organizzativa messa in campo dalla sanità lombarda anche attraverso il trasferimento di pazienti meno gravi in strutture intermedie riservate a sub acuti e post acuti, in modo da alleggerire la pressione sui ricoveri ospedalieri in area medica e terapie intensive. Il rallentamento della curva epidemiologica, accelerata nelle scorse settimane dalla variante Omicron è anche frutto della massiccia campagna vaccinale che vede la Lombardia somministrare vaccini costantemente al di sopra dei target assegnati dalla struttura commissariale. La Lombardia ha superato il 90% delle adesioni tra la popolazione vaccinabile over 5 anni, che salgono al 97% se si considerano solo gli anziani over 60, e al 94% se invece si considerano gli over 12 escludendo i bambini tra 5 e 11 anni».
L’ultimo dato disponibile rispetto agli accessi in pronto soccorso risale a domenica 23 gennaio e parla di un 6,83% di pazienti che si sono rivolti alle strutture ospedaliere per sospetta Covid-19 (479 su un totale di 7.014). In base all’ultima ricognizione giornaliera dei posti letto effettuata dal Ministero della Salute, sul territorio regionale sono in tutto 10.457 i posti letto disponibili in area non critica, mentre nelle terapie intensive sono 1.810.
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