Nerviano, dopo le nuove restrizioni anti-Covid salta la Corsa di Santo Stefano
Dopo le restrizioni varate dal Governo per fermare la corsa del virus, gli organizzatori hanno deciso di annullare la manifestazione per i «troppi rischi»
Niente da fare, anche quest’anno Nerviano dovrà rinunciare ad uno dei suoi appuntamenti più attesi: dopo le nuove restrizioni varate dal Governo nella serata di giovedì 23 dicembre per provare a fermare la corsa della pandemia nel periodo di Natale, la società organizzatrice, ovvero l’Asd UPN, ha deciso di annullare anche per quest’anno la Corsa di Santo Stefano, riedizione in chiave moderna della gara che fino agli anni ’70 – ’80 era una vera e propria classica invernale dell’atletica leggera al pari di competizioni oggi ben più blasonate come il Campaccio e la Cinque Mulini.
L’appuntamento, che per Sant’Ilario Milanese è un vero e proprio “must”, dopo lo stop per l’emergenza sanitaria nel 2020 avrebbe tagliato quest’anno il traguardo dell’ottava edizione e si preparava come ogni anno a riunire podisti, semplici amatori e magari, come non di rado è successo negli anni passati, anche qualche nome di spicco, che nella mattinata di Santo Stefano si sarebbero “sfidati” sui due giri larghi inframezzati dal giro stretto del percorso. L’ultima cabina di regia e il successivo Consiglio dei Ministri hanno però cambiato i piani degli organizzatori: «Alla luce delle nuove restrizioni abbiamo ritenuto, in accordo con il comando di Polizia Locale e sentiti diversi autorevoli pareri, di annullare la manifestazione», spiega il presidente dell’Asd UPN Fabio Pravettoni, senza nascondere il proprio rammarico perché la società avrebbe voluto «tornare a un pizzico di normalità, ma non è ancora il momento» perché i rischi sono «troppo alti».
La società, però, dopo l’ennesimo decreto-legge che arriva in “zona Cesarini”, ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Consentitemi tuttavia, da presidente dell’associazione sportiva che ha organizzato (come sempre al meglio) l’evento, di dire che trovo assurdo, e anche offensivo per i cittadini italiani, che tanto hanno dato e continuano a dare, che chi ci governa continui con comunicati serali, anticipati ai giornali, in uscita in giorni immediatamente precedenti la vigilia di manifestazioni o eventi – aggiunge Pravettoni -: un sistema comunicativo indegno e a tratti offensivo. Nondimeno, come si suol dire, non capisco ma obbedisco. Siamo in guerra e in guerra si obbedisce. Gli eroi sono quelli che obbediscono (con senso critico ma si obbedisce) anche agli ordini più strampalati, non quelli che si lanciano da soli contro tutti».
In copertina, un’immagine di repertorio delle precedenti edizioni della Corsa di Santo Stefano
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