Via libera all’ordine del giorno sull’antifascismo, ma Lega, GIN e Con Nerviano lasciano l’aula
Approvato l'ordine del giorno che aveva spaccato il consiglio durante l'ultima seduta. Lega, GIN e Con Nerviano lasciano l'aula per lo «strano concetto di democrazia» del PD
Buona la seconda. Qualche settimana fa il consiglio comunale di Nerviano si era spaccato sull’ordine del giorno sull’antifascismo presentato dal Partito Democratico e poi ritirato dopo una proposta di emendamento arrivata dai banchi della Lega, che ha spinto i Dem a fare dietrofront per non vedere «stravolto» il provvedimento. Alle soglie del Natale, invece, per l’ordine del giorno – ripresentato dal PD con qualche modifica – è arrivato (non senza qualche strascico polemico) il via libera del parlamentino.
«Nell’ultima seduta – ha spiegato la capogruppo Dem Antonella Forloni – abbiamo ritirato l’ordine del giorno perché a fronte di una votazione incrociata è stato approvato un emendamento che in realtà era un diverso ordine del giorno e stravolgeva il nostro, negando l’evidenza di un preoccupante ritorno non delle stesse forme di fascismo del ventennio, ma di visioni sicuramente contrarie alla democrazia affermata dalla nostra Costituzione e pericolosissime. La vicenda ha anche messo in evidenza alcuni limiti del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari, e quindi il nuovo anno ci potrà vedere impegnati anche a riflettere se ci sono elementi che dovranno essere modificati, proprio perché i consiglieri non si vedano, attraverso emendamenti stravolgenti, impediti nella richiesta di espressione su questioni di politica nazionale, di etica e locali».
Il semaforo verde all’ordine del giorno è arrivato però dopo l’abbandono dell’aula da parte del consigliere Massimo Cozzi, unico esponente della coalizione che aveva sostenuto l’ex primo cittadino alle amministrative presente alla seduta. «Noto anche questa sera uno strano concetto di democrazia da parte degli esponenti del PD – ha sottolinea Cozzi prima di lasciare la Sala Bergongone -. Nella discussione di fine novembre, a fronte di un ordine del giorno e legittimamente, abbiamo presentato un emendamento: qualcuno lo considererà come qualcosa che ha stravolto l’ordine del giorno ed è andato contro i propri intendimenti, ma la definizione di emendamento comprende mini e maxi emendamenti. Ormai purtroppo si tende a trasformare il consiglio comunale di Nerviano in una sorta di Parlamento e questo a me spiace perché sicuramente i valori dell’antifascismo non appartengono solamente a qualcuno ma a tutta la comunità, che da sempre è stata ed è profondamente antifascismo. Questa sera non ripresentiamo l’emendamento e non parteciperemo alla votazione finale, anche perché la situazione che si sta creando è veramente paradossale: nel giro di un mese abbiamo avuto anche una conferenza capigruppo completamente dedicata a questo argomento, ormai sembra che l’antifascismo, che noi abbiamo sempre portato avanti, sia l’unico tema che interessa a Nerviano».
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