Da centro sottoutilizzato a Casa di Comunità: la “parabola” del poliambulatorio di Busto Garolfo
Il centro socio-sanitario di Busto Garolfo, insieme all'area ex Rede a Parabiago e al vecchio ospedale di Legnano ospiterà una delle Case di Comunità del Legnanese
Da polo sottoutilizzato e sul punto di perdere altri servizi a Casa di Comunità. Si avvia al lieto fine la “parabola” del centro socio-sanitario di via XXIV Maggio a Busto Garolfo, che la delibera della giunta regionale lombarda dello scorso 15 dicembre ha individuato come futura sede di uno dei tasselli sui quali il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza intende rifondare la sanità territoriale andando oltre ai nodi critici che la pandemia ha messo in evidenza in tutta la loro portata.
Regione conferma: in via Candiani a Legnano un Ospedale e una Casa di Comunità
La delibera che ha ricevuto il semaforo verde dal Pirellone prevede complessivamente sul territorio lombardo 218 Case di Comunità, 71 Ospedali di Comunità e 101 Centrali operative territoriali su terreni o immobili di proprietà del servizio socio-sanitario regionale o degli enti locali. Le strutture copriranno bacini di utenza da 50mila abitanti per quanto riguarda le Casi di Comunità, mentre per gli Ospedali di Comunità si sale a 150 mila abitanti, con particolare attenzione alle zone difficilmente raggiungibili, per le quali sono stati previsti standard di popolazione più bassi. Per la Città Metropolitana di Milano si parla in tutto di 71 Case di Comunità, 23 Ospedali di Comunità e 36 Centrali operative territoriali.
Il provvedimento, come aveva già anticipato una precedente delibera di ottobre, ha confermato a Legnano la presenza di un ospedale di comunità con casa della comunità nel vecchio ospedale di via Candiani per quanto riguarda l’ambito territoriale che comprende la città del Carroccio e Rescaldina e ha messo nero su bianco anche la presenza di una Casa di Comunità nel centro-socio sanitario di Busto Garolfo per l’ambito cui appartengono Busto Garolfo, Canegrate, Dairago, San Giorgio su Legnano e Villa Cortese, e di un’altra nell’edificio ponte dell’area ex Rede a Parabiago per l’ambito in cui rientrano oltre alla città della calzatura Cerro Maggiore, Nerviano e San Vittore Olona.
«La nostra Casa di Comunità si collocherà nel centro socio-sanitario di via XXIV Maggio, che è stato individuato perché stabile adatto e recentemente ristrutturato, fornito di ampi parcheggi nelle vicinanze, servito da una buona rete di trasporto pubblico locale e da piste ciclabili – spiega il sindaco Susanna Biondi, che ringrazia gli assessori Giovanni Rigiroli e Stefano Carnevali, la consigliere Valentina Tunice e tutto il gruppo di maggioranza per l’impegno e responsabili e dipendenti degli uffici per la «competenza e celerità» con cui hanno predisposto gli atti -. Un grande risultato, che favorirà i nostri cittadini, e che è frutto del lavoro visionario e lungimirante che questa amministrazione comunale ha svolto negli anni scorsi. Appena insediata, infatti, la nostra giunta ha trovato il centro socio-sanitario utilizzato in minima parte e con il piano seminterrato e il primo piano ormai deserti e malridotti. Poco dopo, inoltre, l’azienda ospedaliera di Legnano ci comunicò che intendeva chiudere altri servizi. Con massimo impegno siamo riusciti a ridare vita a quel centro, ristrutturandolo e portando nuovi servizi ai cittadini. La struttura, così, oltre ad essere sempre più efficiente è via via diventata il riferimento per i servizi sanitari di paese. Il risultato di oggi è dunque la conferma e il frutto del buon lavoro svolto allora: per Regione è stato naturale assegnarci la Casa di Comunità, eravamo prontissimi».
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