A Busto Garolfo due spazi pubblici intitolati ai Caduti di Nassiriya e ai Morti sul lavoro
Le nuove intitolazioni sono state decise durante l'ultima seduta del consiglio comunale a valle di due mozioni presentate dalle consigliere Sabrina Lunardi e Anna La Tegola
Busto Garolfo si prepara a dare il benvenuto a due spazi pubblici dedicati ai Caduti di Nassiriya e ai Morti sul lavoro. Le nuove intitolazioni sono state decise durante l’ultima seduta del consiglio comunale cittadino a valle di due mozioni presentate dalla consigliera di minoranza Sabrina Lunardi e dalla consigliera di maggioranza Anna La Tegola, approvate all’unanimità dal parlamentino cittadino.
«A Busto Garolfo non esiste una via o una piazza dedicata ai Caduti di Nassiriya – ha spiegato Lunardi presentando la propria richiesta – e nel 2023 ricorrerà il 20° anniversario di quel tragico evento. Per questo chiedo di avviare ogni iniziativa finalizzata all’intitolazione entro quella ricorrenza, ricordando anche per le future generazioni chi ha servito la patria fino all’estremo sacrificio ed è tragicamente caduti durante il conflitto in Iraq per una missione di pace».
Il via libera alla proposta da parte della maggioranza è stato però subordinato ad una ferma condanna della guerra. «Quando leggo operazione militare con finalità di mantenimento della pace, o missione di pace, penso ai 5mila civili uccisi in Afghanistan, alle bombe, alle 28 persone uccise, tra cui molti Italiani, in Iraq, nell’attentato di Nassirya, e ad altre migliaia di innocenti uccisi con armi pacifiche ma che purtroppo uccidono a prescindere – ha sottolineato l’assessore Giovanni Rigiroli -. La pace non si fa con le armi e con le bombe, quella che si fa con le armi si chiama guerra, e non possiamo dimenticare che la Costituzione esprime una ferma condanna alla guerra come metodo di risoluzione delle dispute internazionali. Spero che lo spazio pubblico dedicato a questo tragico evento sia un monito per tutti che la guerra è sempre una tragedia, anche quando la si chiama missione di pace».
Lo spazio dedicato alla memoria dei Morti sul lavoro, invece, nasce con l’idea di fare da «simbolo e spunto di riflessione nella speranza di una sensibilizzazione generalizzata», dei giovani e della cittadinanza ma anche dei datori di lavoro. «Nell’ultimo anno in Italia oltre mille persone sono morte sul luogo di lavoro o mentre si recavano o tornavano dal posto di lavoro e nell’ultimo decennio è stato calcolato che i danni causati da infortuni sul lavoro e da malattie professionali superano i 50 miliardi – sono state le parole di La Tegola al momento della presentazione della mozione -. È fondamentale investire per la diffusione di una cultura della sicurezza sul lavoro a partire dalle scuole e coinvolgere l’intera comunità di Busto Garolfo».
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