Fiab Canegrate Pedala: «Ciclabili e zone 30 magneti per nuova clientela nei negozi di prossimità»
L'associazione interviene sull'importanza delle ciclabili e delle aree pedonali o a traffico limitato come volano per il commercio locale
Fiab Pedaliamo Canegrate interviene sull’importanza delle ciclabili e delle aree pedonali o a traffico limitato come volano per il commercio locale. Un argomento che era emerso in consiglio comunale a Legnano a seguito dei timori di un calo degli affari in via Volta dove è previsto, ma attualmente sospeso, il passaggio della bicipolitana con l’istituzione del senso unico di marcia.
«Ma è davvero impossibile immaginarsi e progettare un futuro in cui città e centri storici possano ritornare a pulsare nella vita e nel giro di affari? Bicicletta e mobilità attiva – scrive in una nota stampa Fiab – sono le alleate che possono salvare commercianti ed esercenti. La nostra premessa non propone una visione nostalgica: Amazon è un attore con cui, giocoforza, dobbiamo fare i conti. Ma le esperienze più virtuose dimostrano quanto la mobilità sostenibile sia un’alleata preziosa del piccolo commercio».
«Noi ciclisti urbani cominciamo a essere visti non più come “nemici”, ma al contrario come clienti ideali, perché preferiamo acquistare in città, liberi di parcheggiare proprio di fronte al negozio, anziché prendere l’auto per andare verso il centro commerciale. Del resto – prosegue . Roberto Meraviglia di Fiab – ogni auto occupa una dozzina di mq di parcheggio e mediamente trasporta una sola persona (1,2 per la statistica). Nello stesso spazio ci si possono mettere 7/8 biciclette che corrispondono ad altrettanti potenziali clienti».
Di fronte all’avanzata (inquinante) dell’e-commerce, secondo l’associazione «investire sulla mobilità ciclistica è necessario per dare spazio a una clientela abituata a spostarsi senza l’automobile. Progetti che ripensino lo spazio pubblico per condividerlo con le biciclette e pedoni non
sarebbero un freno per il commercio».
«Abbiamo l’opportunità di trasformare una contrapposizione in una alleanza strategica che può renderci enormemente più forti e incisivi nei nostri sforzi per cambiare le città. Il commercio migliore è quello “rilassato” che predispone i clienti a spendere con maggiore decisione. E passeggiare in una via pedonale senza l’assedio delle automobili sicuramente consente scelte migliori negli acquisti. È importante, ora più che mai, chiarire e ribadire che per noi bici e ciclabilità non sono il fine, bensì strumenti per valorizzare l’ambiente urbano e lo spazio pubblico,
che è il bene comune caratterizzante delle città e del vivere insieme!».
«La visione comune condivisa con Confesercenti – conclude Meraviglia – va proprio in questa direzione perché parte dal fatto che ciclabili, pedonalizzazioni, zone 30 e mobilità attiva sono magneti per nuova clientela. Una volta impostata la direzione, l’altro obiettivo cui puntare è un cambiamento culturale».
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