Cerro Maggiore, al via l’iter per la revisione del piano di governo del territorio
Tra gli obiettivi della revisione del PGT recupero e riqualificazione del tessuto edilizio esistente, sviluppo della rete verde e miglioramento della sicurezza stradale
Al via a Cerro Maggiore l’iter per la revisione del piano di governo del territorio. Il percorso avviato nei giorni scorsi dalla giunta Berra consegnerà al paese uno strumento urbanistico aggiornato rispetto alle nuove normative e introdurrà un nuovo documento di piano, che sostituirà quello entrato in vigore nel 2014 e già prorogato più volte, in scadenza nel 2022.
Chiunque abbia interesse avrà tempo per presentare proposte e suggerimenti fino a fine gennaio prossimo, primo passo lungo un sentiero che nei piani di Palazzo Dell’Acqua sfocerà nel dialogo «con tutte le componenti sociali ed economiche della città e, più in generale, dei cittadini». Intanto, però, l’amministrazione ha fissato i capisaldi che dovranno guidare la stesura del nuovo PGT, a partire dall’incentivazione delle operazioni di recupero e riqualificazione del tessuto edilizio esistente con possibilità di prevedere nuovi insediamenti e urbanizzazioni «soltanto per motivi di evidente interesse pubblico», dallo sviluppo della rete verde e dei relativi servizi e dalla valutazione del sistema industriale esistente e del contesto territoriale di riferimento, «evitando, laddove possibile, la commistione di funzioni tra loro difficilmente compatibili e favorendo, se possibile, la delocalizzazione delle attività più impattanti».
La variante generale al piano di governo del territorio punterà anche a migliorare la sicurezza stradale «favorendo lo sviluppo e il completamento dei tracciati ciclo-pedonali esistenti e separando, ove possibile, le differenti tipologie di movimento, valutare il sistema commerciale esistente e le aree a maggiore vocazione «con un approfondimento particolare alla viabilità ed alle relazioni con il territorio», verificare che i servizi pubblici rispondano alle esigenze della cittadinanza sia sotto il profilo delle prestazioni che della qualità, incentivare la riqualificazione e la costruzione di immobili a consumo energetico autosufficiente. Il tutto con «particolare attenzione per la frazione di Cantalupo ed alla sua relazione con il capoluogo e le municipalità contermini» e alle «nuove misure contro il rischio sismico e idrogeologico ed all’invarianza idraulica».
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