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Due microfoni per quattro consiglieri di minoranza a Dairago: «Grave mancanza di rispetto»

UniAmo Dairago "denuncia" la scelta dell'amministrazione di dare due microfoni ai quattro consiglieri di minoranza e di togliere quelli delle due consigliere

UniAmo Dairago

Dairago come Ankara. Ad aprile scorso la capitale turca era stata teatro di un incidente diplomatico che aveva lasciato strascichi nelle cronache internazionali per giorni: la presidente della Commissione Europea, Ursula con der Leyen, era rimasta letteralmente senza sedia durante un incontro ufficiale fra Unione Europea e governo turco dopo che le uniche due sedie disponibili erano state occupate dal presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, e dal presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan. Un “inciampo” più di prassi che di protocollo che però era diventato un caso. Così come rischia di diventare un caso quella nato durante l’ultima seduta del parlamentino dairaghese per la distribuzione dei microfoni.

La “denuncia” è arrivata dai banchi di UniAmo Dairago, uno dei due gruppi consiliari di minoranza, che subito dopo la riunione consiliare ha affidato ai social, sempre più agorà politica, uno sfogo amaro. «È successo anche a noi nel terzo consiglio comunale della nostra nuova (o vecchia) amministrazione Civica Dairago: la sindaca Rolfi ha deciso di togliere i microfoni a due consigliere di minoranza per far sì che tutti i membri della sua maggioranza ne avessero uno. La maggioranza ha di fatto due assessori esterni in più (cioè scelti direttamente dalla sindaca e non votati dai cittadini). E le minoranze? Senza nemmeno considerare le questioni sanitarie in tempo di Covid la sindaca ha dichiarato: «Le minoranze ne condividano uno. Non è solo una mancanza di prudenza, ma anche una grave mancanza di rispetto per i consiglieri di minoranza che rappresentano nell’insieme i due terzi dei dairaghesi».

Ma ad aver fatto sobbalzare sulla sedia il gruppo di opposizione c’è anche un altro aspetto della questione. «Ciliegina sulla torta? Tra tutti i microfoni presenti la sindaca ha scelto di togliere quelli delle due consigliere donna – concludono da UniAmo Dairago -! Ma non era lei che vantava il rispetto per la parità di genere in campagna elettorale? Di sicuro non è l’atteggiamento di un’amministrazione che ha rispetto per i suoi cittadini e che vuole democraticamente e fattivamente collaborare con le minoranze».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Dicembre 2021
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