Nerviano, il consiglio comunale si spacca sull’ordine del giorno sull’antifascismo del PD
L'eco delle polemiche nate intorno all'ordine del giorno non si è spento nemmeno dopo il consiglio, con un botta e risposta tra PD e maggioranza
Consiglio comunale “spaccato” a Nerviano sull’ordine del giorno presentato dal Partito Democratico sull’antifascismo. Durante l’ultima seduta del parlamentino i Dem hanno infatti portato in consiglio una proposta finalizzata «non a misurare il livello di antifascismo presente in sala o il DNA e la sensibilità dei consiglieri – come ha spiegato il consigliere Girolamo Franceschini -, ma ad esprimere una preoccupazione e un auspicio: la preoccupazione per quello che sta accadendo, e l’auspicio che non si ripercorrano strade in passato praticate che hanno portato a tragedie incommensurabili». La (lunga) discussione che ne è seguita, però, non si è chiusa con l’esito sperato dal PD, che ha finito per ritirare il provvedimento.
Il “casus belli” è stata la proposta di emendamento arrivata dai banchi della Lega, che ha chiesto di apportare una serie di modifiche al testo originario volte nei piani del Carroccio ad «allargare» la portata dell’ordine del giorno. Il suggerimento, però, ha incontrato la ferma opposizione del Partito Democratico, che oltre a puntare il dito contro gli «elementi di erroneità storica» contenuti nell’emendamento» ha ritenuto che la proposta non cogliesse il senso dell’ordine del giorno. E anche l’invito del presidente del consiglio comunale Lorenzo Lattuada a ritirare sia l’ordine del giorno, sia l’emendamento per arrivare ad un «documento unico e condiviso» da riportare in aula alla prima occasione utile è caduta nel vuoto, incontrando il favore solamente di Forza Italia/Fratelli d’Italia.
Con il risultato che al momento del voto con l’astensione della maggioranza (che ha scelto di non esprimersi sottolineando che «la violenza non ha colore e va sempre condannata, da chiunque venga perpetrata» e che «entrambi gli ordini del giorno, se presentati singolarmente, sarebbero meritevoli del voto»), il pollice verso del PD e il voto favorevole di Lega e Forza Italia/Fratelli d’Italia l’emendamento è passato e il Partito Democratico ha deciso di fare dietrofront ritirando il provvedimento.
L’ORDINE DEL GIORNO E L’EMENDAMENTO
Di seguito il testo proposto dal PD e in rosso le modifiche suggerite dalla Lega.
Il consiglio comunale di Nerviano si riconosce nei principi sanciti dalla Costituzione italiana quali fondamentali diritti e valori della Repubblica indispensabili e insostituibili per fondare la democrazia ed esprime preoccupazione per la crescente diffusione visibilità di fenomeni che apertamente si richiamano al fascismo, evidenziando la particolare gravità dell’attacco alla sede nazionale della CGIL avvenuto il 9 ottobre scorso.
Allarmato dalla ripresa di iniziative di tipo nazi-fascista, dalla crescita e dalla diffusione di movimenti dichiaratamente neo-fascisti, di episodi di razzismo nello sport, di numerosi atti vandalici ai danni di monumenti e simboli della memoria anti-fascista, ribadisce la necessità di tenere sempre viva l’attualità dei valori della Resistenza e della Costituzione anti-fascista da parte delle istituzioni quale patrimonio comune a garanzia della convivenza democratica e delle libertà dei cittadini.
[Proposta di inserimento: Considerato che in generale le aggressioni e le manifestazioni intimidatorie contro la libertà politica sono attuate da soggetti che fanno riferimento alle più diverse matrici ideologiche di destra o di sinistra, l’utilizzo della violenza come strumento di azione politica risulta pertanto una possibilità trasversale e che deve essere condannata a prescindere dalla collocazione delle idee propugnate da chi utilizzi tale metodo. Rilevato che oggi la preoccupazione non è tanto quella di un ritorno ad un passato che alle date condizioni storiche non può ripresentarsi alle medesime modalità e nella medesima cornice ideologica di dittature del secolo scorso, quanto quella di azioni di violenza che calpestino di fatto le libertà e i diritti costituzionalmente garantiti. Gli episodi di violenza compiuti dalle frange eversive si prestano ad essere strumentalizzati per una generalizzazione impropria che non trova alcun riscontro nella realtà dei fatti, volta ad associare tali gruppi alla maggioranza pacifica dei manifestanti, con il risultato di compromettere, già a livello comunicativo, il diritto di singole famiglie e realtà associative di esercitare liberamente e pacificamente le proprie idee, secondo quanto è effettivamente riconosciuto e garantito dalla nostra Carta Costituzionale. Sottolineando la necessità di continuare a garantire il diritto di manifestare pacificamente le proprie opinioni quali esse siano].
Condanna ogni manifestazione lesiva del carattere democratico della Repubblica [proposta di aggiunta: e ogni atto di violenza compiuto in questi anni da forze politiche di qualsiasi estrazione, di estrema destra come di estrema sinistra] e i comportamenti volti ad alterare la memoria storica delle vicende che hanno portato alla Liberazione del nostro Paese. Condanna altresì atti e comportamenti che si richiamino in varie forme al fascismo, ai suoi linguaggi e rituali e alla simbologia e in generale a tutte le ideologie ispirate a sentimenti antidemocratici, all’odio razziale, all’omofobia, all’antisemitismo non rispettando l’art. 3 della Costituzione. Impegna il sindaco e la giunta a non concedere spazi, patrocini e contributi di qualunque natura a coloro che non garantiscano di rispettare i valori della Costituzione [Proposta di cancellazione: professando o praticando comportamenti fascisti o facendo attività di propaganda di idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale o etnico ed istigando a commettere o commettendo atti di discriminazione per motivi razzisti, etnici, religiosi o di genere] e che si sono resi responsabili di atti illeciti e violenti. [Proposta di cancellazione: Ritenuto che Forza Nuova sia un’associazione che persegue finalità anti-democratiche proprie del partito fascista utilizzando la violenza quale metodo di lotta politica e disconoscendo i valori fondanti della nostra democrazia, nata dalla Resistenza].
[Proposta di cancellazione: Chiede al governo di dare attuazione alla richiesta del parlamento di procedere in attuazione di quanto previsto dalla 12° disposizione transitoria e finale della Costituzione all’adozione del decreto legge di scioglimento di Forza Nuova] [Proposta di inserimento: Chiede di trasmettere al governo copia della presente deliberazione chiedendo allo stesso di condannare tutti i movimenti che perseguano finalità contrarie alla tutela delle libertà fondamentali costituzionalmente garantite e garantendo i dovuti accertamenti di parte governativa come rispettando quelli di carattere giurisdizionale ad opera della magistratura].
DOPO IL CONSIGLIO COMUNALE
L’eco delle polemiche risuonate in Sala Bergognone non si è spento nemmeno dopo il consiglio comunale. I primi a tornare sull’ordine del giorno sono stati i Dem, che hanno puntato il dito sia contro «l’inadeguatezza del presidente del consiglio comunale, che, in base al regolamento, non avrebbe dovuto accettare la proposta di emendamento in quella forma, né tanto meno metterla ai voti», sia contro «l’evidente imbarazzo di una maggioranza che di fronte ai temi politici di alto profilo preferisce non schierarsi e che ha difficoltà persino a sostenere apertamente i valori dell’antifascismo».
«Con un tiro incrociato di emendamenti e astensioni, la Lega e la maggioranza si sono trovate alleate nel bocciare il nostro ordine del giorno – sottolinea Antonella Forloni, capogruppo PD in consiglio comunale -. Forzando il regolamento con una lettura distorta e parziale, il presidente del consiglio comunale ha consentito di fatto alla Lega di presentare un altro ordine del giorno, approvato grazie all’astensione della maggioranza. Siamo stati quindi costretti a ritirare il nostro testo, per evitare che venisse stravolto dall'”emendamento” leghista. La questione per noi rimane aperta: abbiamo già ripresentato lo stesso ordine del giorno perché venga messo in discussione nella prossima seduta del consiglio comunale. I consiglieri devono potersi esprimere su un tema imprescindibile per la democrazia». «È stata una brutta pagina politica per Nerviano – aggiunge Gennaro Elmo, segretario del circolo PD nervianese -. L’atteggiamento del gruppo Lega Salvini era prevedibile, ma siamo davvero sorpresi e sbalorditi dal comportamento delle liste civiche della maggioranza, unite con Lega e Fratelli d’Italia nello stravolgere e rinnegare i valori espressi dalla Costituzione antifascista. L’antifascismo è incompatibile con i se, con i ma, con i distinguo, le generalizzazioni e le false equiparazioni. Essere antifascisti è una scelta di campo netta e limpida a favore dei principi fondamentali sanciti nella nostra Costituzione».
Le critiche del Partito Democratico sono state però rispedite nettamente al mittente dalla maggioranza. «Rispetto alla questione dell’ordine del giorno presentato dal PD nel corso dell’ultimo consiglio comunale emendato dalla Lega, mi preme sottolineare che nessuno del PD ha, in quel momento, sollevato il problema dell’inammissibilità dell’emendamento – ribatte la prima cittadina Daniela Colombo -. La ragione è da ricercare nel fatto che l’argomento non era certamente di agevole interpretazione ed avrebbe meritato gli opportuni approfondimenti come peraltro suggerito proprio dal presidente del consiglio Lattuada che aveva invitato i capigruppo a sedersi attorno ad un tavolo. Fermo restando il fatto che i valori dell’antifascismo sono ovviamente pienamente condivisi, e respingendo fermamente al mittente ogni insinuazione contraria, il comportamento di Lattuada è stato ineccepibile richiamandosi al regolamento del consiglio comunale quale unico strumento a disposizione per dirimere la questione».
«Come liste civiche, il nostro interesse primario è operare per il bene della comunità nervianese e faremo di tutto per evitare che il consiglio comunale venga pretestuosamente trasformato in un’arena di scontri ideologici e schermaglie fra i partiti nazionali che costituiscono la minoranza – continuano le liste civiche che formano la coalizione di governo cittadino -, distogliendoci con ciò dal percorso che stiamo disegnando e dalle nostre priorità per Nerviano».
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