Con “Biciplan Cambio” la Città Metropolitana va verso le autostrade ciclabili
Il Consiglio metropolitano ha approvato il Biciplan: più piste ciclabili, più benessere, più risparmio, meno emissioni. Entro la fine dell’estate 2022 sarà realizzata la Linea 6, che da Milano raggiungerà Segrate e l’Idroscalo
Biciplan “Cambio” è stato approvato dal consiglio metropolitano. Entro la fine dell’estate 2022 sarà realizzata la Linea 6, che da Milano raggiungerà Segrate e l’Idroscalo, lungo la via Rivoltana. E la realizzazione di una delle reti secondarie si supporto e, nello specifico, quella nella Zona Omogenea Adda Martesana, tra la Linea 4 e le Greenway G1 e G2.
L’obiettivo è quello identificare corridoi super-ciclabili a livello metropolitano e li integra con le ciclabili comunali, per facilitarne l’uso. In totale sono previste 24 linee ciclabili: in particolare, 4 linee circolari e 16 linee radiali, con la grande novità di 4 greenways, linee super veloci che attraversano il territorio da nord a sud e da est a ovest. Per un totale di 750 km di infrastruttura.
Il progetto “Cambio”, nel dettaglio, prevede di aumentare la quantità degli spostamenti in bicicletta e raggiungere almeno il 20% dei totali e il 10% di quelli intercomunali. In questo contesto è previsto anche che l’80% dei servizi di interesse (scuole, imprese, ospedali, interscambi con il TPL) si trovi entro 1 km da almeno una linea, in modo da offrire una copertura territoriale estesa.
Le super-ciclabili della rete “Cambio” saranno dotate di fibra ottica per soluzioni smart anche attraverso l’uso di alcune tra le applicazioni più innovative che questa infrastruttura consente, dall’illuminazione a basso impatto (di notte si illuminano al passaggio dei ciclisti e di giorno si ricaricano) alle informazioni in tempo reale (grazie a display posti lungo i percorsi). Sono previsti inoltre parcheggi e stazioni dedicate alle bici lungo i percorsi.
«Nei prossimi anni investiremo circa 250 milioni di euro per realizzare una rete capillare di piste ciclabili che si integreranno alla altre modalità di spostamento esistenti – commenta la consigliera delegata alla mobilità Beatrice Uguccioni -. Lo scopo è colmare il gap che abbiamo rispetto alle aree metropolitane europee più virtuose. Questo comporterà meno emissioni e traffico, ma anche più sicurezza stradale, poiché ciclisti e automobilisti non dovranno condividere la medesima sede stradale. Si tratta di un progetto unico in Italia, perché è il primo ad essere corredato di un documento strategico organico. La nostra volontà è cingere la Città metropolitana di una rete capillare di piste ciclabili che colleghino il Comune capoluogo con tutta l’area metropolitana, replicando quanto abbiamo già fatto con la fibra ottica. Si tratta dunque di un progetto di ampio respiro, perché pensato in maniera organica costituendo un ecosistema che metterà in più stretto collegamento tutti i 133 comuni del nostro territorio. La Città metropolitana con il biciplan “Cambio” ha raccolto la sfida di governare la complessità coinvolgendo il maggior numero possibile di attori».
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