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Attivisti da Legnano, Parabiago e Busto Garolfo al flash mob del M5S contro la «non riforma» della sanità

Attivisti da Busto Garolfo, Legnano, Parabiago e altri comuni della zona in rappresentanza dell'Alto Milanese al flash mob del M5S contro la riforma della sanità regionale

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Flash mob del Movimento 5 Stelle in piazza Duca d’Aosta contro la «non riforma» della sanità in questi giorni tra i banchi del consiglio regionale. Alla fiaccolata di domenica 28 novembre hanno partecipato anche attivisti pentastellati di Busto Garolfo, Legnano, Parabiago e altri comuni della zona in rappresentanza dell’Alto Milanese.

«L’assenza ingiustificata del centrodestra, che ha causato la sospensione dei lavori per assenza del numero legale, ci ha portato in piazza dove, insieme ai cittadini, abbiamo proseguito nella nostra battaglia in difesa della salute di tutti i lombardi – ha sottolineato il Movimento 5 Stelle lombardo sui propri canali social -. Abbiamo acceso le fiaccole perché la luce sul disastro che questa (non) riforma rappresenta per la sanità lombarda deve restare accesa. Abbiamo anche srotolato uno striscione di venti metri, che rappresenta simbolicamente le infinte liste d’attesa della sanità pubblica lombarda. La (non) riforma non risolve il problema delle liste d’attesa, non avvicina la medicina ai territori, lascia le nomine in mano alla politica e prosegue con gli errori commessi da Formigoni e Maroni».

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La protesta del Movimento 5 Stelle è proseguita anche oggi, lunedì 29 novembre, direttamente in aula, dove i pentastellati hanno dato voce al loro dissenso con cartelli e striscioni con slogan come “Difendiamo la salute” e “Meno liste d’attesa” occupando l’aula consiliare e decretando di fatto la sospensione della seduta consiliare dopo che la presidenza aveva annunciato l’inammissibilità di migliaia di emendamenti e ordini del giorno e il relativo taglio.

«Siamo da due settimane in aula giorno e notte e, per la prima volta nella storia del consiglio regionale della Lombardia, anche la domenica, per cercare di spiegare alla maggioranza di cosa avesse bisogno la sanità lombarda – spiega il M5S lombardo -. Questa mattina, prima del voto, è stato comunicato che i nostri emendamenti e i nostri ordini del giorno erano stati tagliati. Per questo motivo abbiamo deciso di protestare occupando i banchi vuoti della Giunta e quelli della Presidenza, mostrando con i cartelli le proposte che non hanno voluto ascoltare: meno liste d’attesa, stop nomine politiche, pubblico e privato uguali diritti e uguali doveri. Un gesto estremo per tutelare la sanità pubblica. Siamo stati espulsi e accompagnati dalla Digos fuori dall’aula del consiglio regionale. Questo è stato il prezzo da pagare per aver difeso la salute dei cittadini».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Novembre 2021
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