Legnano capofila delle rete Ticino Olona contro la violenza: “Tutti insieme vicine alle donne”
Questa mattina il sindaco di Cerro Maggiore, Guseppina Berra, ha simbolicamente passato il testimone a Ilaria Maffei, assessora alle pari opportunità del Comune di Legnano. Svelata una panchina rossa in una cerimonia che ha coinvolto i ragazzi delle scuole
Passaggio di consegne alla guida della rete Ticino Olona contro la violenza: questa mattina, 25 novembre, il sindaco di Cerro Maggiore, Guseppina Berra, ha simbolicamente passato il testimone a Ilaria Maffei, assessora alle pari opportunità del comune di Legnano che da quest’anno sarà capofila dei servizi territoriali di supporto alle donne.
Un impegno importante, che Legnano ha deciso assumersi in quanto comune di grandi dimensioni e quindi strutturata per meglio gestire i servizi, soprattutto dal punto di vista burocratico, pur mantenendo l’obiettivo di «continuare a lavorare in rete con tutti i territori, coinvolgendo le scuole e la cittadinanza in genere». «Se siamo qui, è perché è stato fatto un lavoro forte», ha spiegato l’assessore sottolineando l’importanza di continuare a dare un segnale chiaro di inclusione e vicinanza a tutte le donne. Come ha confermato il sindaco di Cerro Maggiore, Berra: «Questo passaggio è dettato dalla volontà di mettere in condivisione tempo e risorse: trovare nuove risorse e un apporto diverso, restando comunque pronti a collaborare con il comune capofila. Il mio ringraziando va a tutte le persone che hanno lavorato in questi 5 anni a partire dai servizi sociali con umanità e passione».
DAL 2015 PRESE IN CARICO 1.340 DONNE
La rete Ticino Olona è attiva con due centri antiviolenza e numerosi altri servizi nei territori del Legnanese, Castanese, Magentino e Abbiatense, per un totale di 51 Comuni e 470mila abitanti: dal 2015 ha preso in carico 1.340 donne, di queste 63 sono state messe in protezione. Numeri preoccupanti che richiedono un grande lavoro di squadra che coinvolge anche Asst, Ats, Forze dell’Ordine (I Carabinieri non hanno firmato il protocollo ma collaborano con la rete) e tanti altri soggetti come le comunità di accoglienza o i sindacati.
Importantissima la collaborazione delle Asst: nel 2021, nel solo ospedale di Legnano, hanno fatto accesso al pronto soccorso 36 donne maltrattate ( 70% italiane e 30% straniere, perlopiù tra i 40 e i 60 anni) prese poi in carico dalla rete antiviolenza. Sono state effettuate due segnalazione all’autorità giudiziaria
IL FILO ROSA AUSER
Nel territorio del Legnanese del Castanese è attivo lo sportello Filo Rosa Auser con due sedi, una a Legnano e una a Castano Primo che nel solo 2021 ha preso in carico 114 donne maltrattate, assistendo ad un un incremento delle segnalazioni proprio in concomitanza della pandemia: «Allo stesso tempo – ha sottolineato Antonella Manfrin di Filo Rosa Auser – abbiamo riscontrato una certa resistenza a intraprendere un percorso finalizzato all’uscita dalla violenza. Questo è dovuto principalmente a una situazione di instabilità e poca sicurezza rispetto al futuro che spinge le donne, già in una situazioni precaria, a mantenere lo status quo rispetto a un domani diverso, anche se questo si prospetta migliore: la rete di servizi lavora proprio per supportare e aiutare queste fragilità». Altro dato preoccupante è l’aumento negli ultimi mesi delle violenze sessuali su ragazze giovani e anche minorenni.
Insieme, l’assessore legnanese e il sindaco di Cerro Maggiore hanno poi svelato una panchina rossa per ricordare le vittime, sensibilizzare e informare sulla violenza di genere, con l’invito a “svelare” le proprie paure e a farsi aiutare. Alla cerimonia hanno preso parte gli studenti di terza media delle scuole Strobino e dell‘Ente Morale di Cerro Maggiore che hanno presentato elaborati, testi e poesie riaffermando il diritto al rispetto della donna e di tutte le diversità.
Auser Filo Rosa Legnano: 114 donne maltrattate si sono rivolte ai servizi antiviolenza
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