Nerviano, semaforo verde (tra le polemiche) per le linee programmatiche della nuova amministrazione
Approvate con l'astensione di PD e Fratelli d'Italia/Forza Italia e il voto nettamente contrario di Lega, GIN e Con Nerviano le linee programmatiche della nuova amministrazione
Semaforo verde per le linee programmatiche della nuova amministrazione comunale di Nerviano, approvate durante l’ultima seduta di consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza, l’astensione di Partito Democratico (che non ha però nascosto una punta di delusione per la mancata presenza dell’eliminazione delle barriere architettoniche tra i primi punti fissati in agenda dall’amministrazione) e Fratelli d’Italia/Forza Italia e il voto contrario – con non poche note polemiche – della sola coalizione che aveva sostenuto il bis dell’ex sindaco Massimo Cozzi.
«Con gli assessori quello che è stato condiviso è soprattutto un metodo – ha spiegato il sindaco Daniela Colombo presentando in aula le priorità dalle quali prenderà le mosse il suo mandato -, che parte dalla definizione di obiettivi prioritari da parte del tavolo politico e da lì passa alla valutazione del fabbisogno dell’ente inteso come risorse umane, skills e strumenti. Sono tuttora in corso i dialoghi con i responsabili operativi delle posizioni organizzative e la condivisione con queste figure degli obiettivi, per evitare incomprensioni e dare a tutti gli attori un senso chiaro ed inequivocabile della strada da tracciare».
SERVIZI SOCIALI
Per quanto riguarda i servizi sociali il primo punto all’ordine del giorno nell’agenda della nuova amministrazione è l’avvio di un processo decisionale relativo all’affidamento. Attualmente in paese ad occuparsi dei servizi sociali di base e della tutela minori è la società consortile Ser.Cop, alla quale il contratto è stato rinnovato per un anno: durante questo lasso di tempo Piazza Manzoni si propone di mappare i bisogni del territorio e valutare i servizi offerti da Azienda So.Le.
Altri temi caldi saranno l’housing sociale, rispetto al quale Daniela Colombo e i suoi si propongono di dare nuovo impulso alla casa per l’emergenza abitativa di Garbatola anche alla luce delle nuove povertà che ha messo in luce l’emergenza sanitaria, la prevenzione delle discriminazioni a 360 gradi e il cosiddetto “Dopo di noi”, per il quale l’amministrazione sta pensando a sviluppi legati ad un’abitazione recentemente espropriata. Con un cambio di rotta rispetto alle scelte della maggioranza uscente, la nuova squadra di governo cittadino ha inoltre scelto di presentare una manifestazione di interesse per la realizzazione di una Casa della Comunità in paese.
SCUOLA E POLITICHE EDUCATIVE
Rispetto a scuola e politiche educative la neo-eletta amministrazione sta studiando tutte le convenzioni attualmente in essere e ha dato impulso ad un progetto già presentato durante il consiglio comunale di insediamento e legato al valore educativo dello sport, per il quale sono già state incontrate le associazioni sportive nell’ottica di gettare le basi per un rapporto di collaborazione.
Già in settimana, inoltre, è previsto un incontro con le realtà giovanili del territorio che punta a «coniugare le iniziative dell’ente con i loro bisogni e interessi ed avviare così un percorso di crescita per i ragazzi e le ragazze del nostro territorio». Nel mirino c’è anche il rilancio del gemellaggio con Pontremoli attraverso un progetto ad hoc.
LAVORI PUBBLICI
Sul fronte dei lavori pubblici in questa prima fase del mandato la priorità andrà ai plessi scolastici e alle palestre, partendo dall’assegnazione di un incarico per la verifica statica degli immobili comunali propedeutica ad interventi di manutenzione non solo ordinaria ma anche straordinaria. Continueranno poi il percorso di rifacimento dell’illuminazione pubblica, attualmente rallentato da un ricorso al TAR, il progetto ForestaMi e l’interlocuzione con le istituzioni sovracomunali rispetto al potenziamento della linea ferroviaria con la realizzazione del quarto binario.
In programma c’è anche un ripensamento della rete ciclabile che punta ad una messa in rete delle corsie dedicate alle due ruote e, a valle, ad una revisione in toto della viabilità da portare avanti attraverso il confronto con i cittadini, così come è in cantiere un percorso partecipativo rispetto all’intervento per le vasche del Bozzente. L’amministrazione sta inoltre pensando ad una serie di incontri con gli artisti per dare corpo al progetto elettorale della “Città dipinta” valorizzando le eccellenze del territorio.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Per quanto riguarda l’innovazione tecnologica, è già partito un restyling che punta a rendere più funzionale il sito istituzionale del comune e si pensa a progetti nel solco dell’Agenda Digitale Nazionale e delle novità legate all’anagrafe digitale che comprendano anche giornate dedicate all’informazione e alla formazione della cittadinanza rispetto alle potenzialità legate all’uso della carta di identità elettronica. È inoltre in fase di tracciamento la partecipazione a diversi bandi.
BILANCIO, TRIBUTI E PARTECIPATE
Primo punto rispetto al capitolo “economico” sarà la migrazione del sistema di riscossione dalla piattaforma di Unicredit a quella di Regione Lombardia con il duplice obiettivo di creare un’integrazione con il PagoPA per ridurre i tempi e semplificare le procedure e di ridurre i costi dal momento che il sistema regionale è gratuito e quello fornito da Unicredit costa invece circa 20mila euro l’anno.
Tempi stretti anche per la gara “ponte” di Gesem per la gestione del servizio di igiene urbana, nell’ottica di valutare poi un nuovo assetto societario per la partecipata e l’ampliamento dei servizi affidati. Allo studio ci sono anche anche un riassetto delle posizioni organizzative della macchina comunale e quindi della dotazione sulla base di una revisione dei processi operativi e la creazione di un distretto del commercio.
LA REAZIONE DELLE OPPOSIZIONI
Molto critici rispetto alle linee programmatiche Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano, che hanno persino riletto passaggi dei verbali dell’analoga seduta di cinque anni fa nell’intento di dimostrare che le criticità di quanto presentato dalla nuova amministrazione sono le stesse che gli esponenti politici della coalizione, allora sui banchi delle minoranze, avevano mosso alla maggioranza guidata da Massimo Cozzi.
«Sindaco, ma ci sta prendendo in giro – ha esordito l’ex presidente del consiglio comunale David Guainazzi -? Noi questa sera andiamo a votare le linee programmatiche del suo mandato 2021/2026 e ci presentate tre paginette scarse copiate e incollate dal programma politico-amministrativo che avete presentato in campagna elettorale venendoci a dire che sono state condivise con gli assessori e che sono frutto di intensi colloqui con le posizioni organizzative? Il 90% di quello che avete raccontato stasera sono parole a vuoto, mi aspettavo linee programmatiche più concrete riguardo alle intenzioni dell’amministrazione».
«Abbiamo assistito negli ultimi cinque anni ad una continua e battente campagna elettorale che aveva lo scopo di mettere in cattiva luca l’operato dell’amministrazione comunale – gli ha fatto eco l’ex primo cittadino Cozzi -: da una parte la presentazione continua di interrogazioni, interpellanze e mozioni e continue richieste di accesso agli atti che hanno rallentato il lavoro e l’operatività degli uffici comunali, dall’altra il martellante utilizzo dei gruppi social per gettare discredito e fango sull’operato amministrativo e per attacchi personali. Ora ripartiamo dall’opposizione e lo faremo puntualmente atto per atto senza fare il minimo sconto, lavoreremo per creare una valida alternativa a questa maggioranza e ad un sindaco scelto al ballottaggio dal 53% del 43% dei nervianesi che sono andati a votare».
Critiche alle quali il sindaco ha risposto consigliando alla coalizione di minoranza di «non insistere su questo punto, perché se dovessi cominciare ad aprire il libro delle questioni rimaste aperte da ben prima delle elezioni, non so se la precedente amministrazione potrebbe sopravvivere».
In Sala Bergognone, insomma, come era successo già durante la seduta di insediamento, anche nei giorni scorsi è risuonato ancora forte l’eco della campagna elettorale e degli scontri che hanno diviso la maggioranza attuale da quella precedente negli ultimi cinque anni. Al punto da spingere il resto dell’opposizione a chiedere un cambio di passo. «Questo scambio, se posso dire anche violento nelle parole, credo che non ce lo meritiamo – ha sottolineato Sergio Garavaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia/Forza Italia -. Il disaccordo tra i comandanti procura rovine ai soldati: dallo stagno di polemiche sterili dobbiamo uscire». «Questo incrociare di sciabole credo non porti da nessuna parte e speriamo si esaurisca in fretta – ha aggiunto Girolamo Franceschini del PD -: non voglio pensare che questi cinque anni si trascorrano togliendosi da una parte e dall’altra sassolini o macigni dalle scarpe».
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