Quantcast

Cedimento stradale in via Piave, la situazione della rete idrica di Dairago finisce in consiglio comunale

Da Scelgo Dairago un'interrogazione per chiedere conto al sindaco delle cause del cedimento stradale in via Piace, del danno e dei tempi di ripristino

muro dairago

Dopo lo smottamento stradale che domenica 14 novembre ha interessato via Piave, la situazione della rete idrica di Dairago finisce tra i banchi del consiglio comunale. Il gruppo di opposizione Scelgo Dairago, infatti, ha presentato un’interrogazione per chiedere conto al sindaco delle cause del cedimento stradale, del danno e dei tempi di ripristino e del rispetto delle indicazioni che erano arrivate negli anni scorsi da parte di Cap Holding, gestore della rete idrica.

Nel 2019, infatti, il Gruppo Cap aveva consegnato al comune una relazione relativa al documento semplificato del rischio idraulico nel quale veniva messa in luce la presenza su tutto il territorio del paese di «vulnerabilità dell’acquifero di grado elevato con acquiferi superficiali poco o per nulla protetti – scrive Scelgo Dairago nell’interrogazione -; di conseguenza qualunque opera di mitigazione idraulica che preveda infiltrazione nel sottosuolo dovrà essere realizzata a valle di opportuni trattamenti di pre-depurazione e disoleazione. La zona interessata raccoglie le acque reflue dell’intero comune. Nel comune di Dairago sono presenti tre pozzi disperdenti. CAP gestisce direttamente una vasca volano (attualmente in esercizio) in via della Circonvallazione caratterizzata da due comparti a cielo aperto. Attualmente sono stati identificati tre punti ritenuti critici. Di questi, due sono sfioratori che, per caratteristiche fisiche e funzionali, necessitano di manutenzione programmata. Un punto critico è invece riconducibile a insufficienze idrauliche della rete». Nella stessa relazione Cap Holding individuava anche tre interventi a carico del comune per ridurre i carichi di portata sulla rete ed in particolare per ridurre le portate in arrivo ad uno dei due sfioratori in condizioni critiche.

«Un’adeguata manutenzione della rete è indispensabile per il corretto funzionamento del sistema di smaltimento nel suo complesso – sottolinea il gruppo di opposizione -. Gli eventi meteorici (in particolare quelli di elevata intensità e breve durata, tipicamente i temporali estivi) trascinano nella rete una non trascurabile frazione di sedimenti di diametro medio-piccolo (sabbie fini, limi ed argille) che sedimentando ed essiccandosi formano uno strato compatto che riduce la sezione libera di deflusso. Questa riduzione di sezione abbassa i margini di sicurezza per le portate che transitano nelle condotte, aumentando le probabilità che il sistema drenante nella sua globalità risulti insufficiente. Un secondo problema, legato soprattutto alla generazione di un velo liquido sulle strade e sui parcheggi, riguarda l’intasamento delle bocche di lupo e delle caditoie ad opera dei sedimenti grossolani, delle foglie, della carta, ecc., fra loro cementati dalle frazioni fini dei sedimenti. Per un corretto funzionamento della rete è necessario pertanto procedere alla pulizia periodica delle tubazioni (con canaljet) in particolar modo prima dell’inizio delle piogge autunnali, quando cioè i sedimenti che si sono accumulati nella stagione estiva sono facilmente asportabili, non essendosi ancora compattati. A cavallo tra la stagione autunnale e quella invernale è opportuno inoltre procedere alla pulizia sistematica delle caditoie e delle bocche di lupo».

Ragioni, quelle elencate nell’interrogazione, che hanno spinto Scelgo Dairago a chiedere «se sono stati programmati gli interventi per ridurre la portata allo sfioratore» interessato da criticità, «quali sono stati gli interventi di adeguata manutenzione e pulizia fatti prima dell’autunno», se «i lavori eseguiti da Cap Holding sono stati supervisionati dall’ufficio tecnico», «la causa che ha generato il cedimento del terreno di via Piave in prossimità del capannone adibito a deposito dei mezzi di un’attività artigianale», i danni provocati al proprietario del terreno e all’affittuario e chi dovrà risarcirli e come l’amministrazione pensa di risolvere la situazione, che sta causando un disagio ai cittadini, a seguito della chiusura della piattaforma ecologica, nonché ai residenti nella zona.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 23 Novembre 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore