La stazione di Parabiago si colora di azzurro e di arancione contro la violenza di genere
Contro la violenza di genere Parabiago avvierà anche una collaborazione con il centro antiviolenza Ankyra e organizza un incontro in biblioteca dedicato a "Le forme della violenza"
A Parabiago la stazione si tinge di azzurro e di arancione contro la violenza di genere. La città della calzatura ha deciso di colorare le luci a led che illuminano il piazzale della stazione per lanciare un messaggio contro i maltrattamenti di ogni genere, siano essi diretto contro gli uomini o contro le donne, e sceglie l’azzurro per la Giornata internazionale dell’uomo e l’arancione – il colore della campagna di sensibilizzazione “Orange the World” promossa da UN Women, l’organizzazione delle Nazioni Unite dedicata all’uguaglianza di genere e all’emancipazione delle donne – per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che saranno festeggiate rispettivamente il 19 e il 25 novembre.
«Non ci stancheremo mai di sensibilizzare tutti al tema della lotta contro la violenza di genere – sottolinea il sindaco Raffaele Cucchi -, perché viviamo tempi in cui i sentimenti di rabbia e possesso predominano sul rispetto dell’altro. Queste occasioni, invece, ci servono per soffermarci un attimo e interrogarci sulle cause e le modalità con cui atteggiamenti di violenza inquinano le nostre relazioni, soprattutto quelle degli affetti familiari». «Rispetto – gli fa eco l’assessore alla cultura Barbara Benedettelli – è la parola d’ordine scelta quest’anno da Regione Lombardia, in occasione della campagna contro la violenza di genere, una parola che facciamo nostra! Solo il rispetto per l’altro, uomo o donna che sia, può annullare ogni forma di violenza».
Non saranno solo le luci però a sensibilizzare la cittadinanza contro la violenza di genere. Il comune, infatti, in occasione della Giornata internazionale dell’uomo, avvierà anche una collaborazione con il Centro antiviolenza Ankyra di Milano, prima associazione di volontariato ad assistere sia uomini che donne vittime di violenza domestica. Per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, invece, è stato organizzato per lunedì 22 novembre un incontro in biblioteca dedicato a “Le forme della violenza” che vedrà protagonisti i ragazzi dell’Istituto Maggiolini, in contemporanea al quale avverrà il cambio di colore nell’illuminazione del piazzale della stazione. Gli studenti potranno confrontarsi con Elisabetta Aldrovandi, garante regionale per la tutela delle vittime di reato e presidente dell’Osservatorio Nazionale Tutela Vittime, Patrizia Montalenti, presidente del centro antiviolenza Ankyra, e il responsabile legale del centro, Luca Bollati, psicologo-psicoterapeuta, giudice onorario al tribunale dei minorenni di Milano e presidente del CIPM Piemonte, centro che si occupa del trattamento degli autori di violenza. I ragazzi, inoltre, avranno la possibilità di simulare un’udienza durante la quale, prendendo le mosse da un fatto di cronaca, dovranno risolvere un caso di violenza domestica come in un vero tribunale.
«La simulazione farà entrare i ragazzi in un caso reale – spiega Benedettelli – e dovranno confrontarsi entrando nel compito difficile di chi si occupa di casi di violenza. Questa esperienza li aiuterà a uscire dalla posizione di spettatore, per entrare nel ruolo di chi si occupa di analizzare, comprendere e giudicare i fatti di cronaca che accadono nella realtà. Ringrazio molto, a nome dell’amministrazione comunale, i nostri ospiti per essersi resi disponibili a questo tipo di lavoro perché immagino i loro impegni, ma siamo convinti anche che sia un investimento in sensibilità, comprensione e prevenzione educativa verso le nuove generazioni». «In quest’occasione – aggiunge l’assessore ai servizi sociali Elisa Lonati – presenteremo ai ragazzi le realtà istituzionali e non che si occupano di contrasto alla violenza. La città di Parabiago è da anni un partner attivo della rete antiviolenza Ticino-Olona che sostiene l’operatività h24 dei centri antiviolenza e delle Case rifugio sul nostro territorio: presidi di tutela, prevenzione e protezione, a cui si aggiunge anche l’apporto trasversale dato dalla collaborazione col Centro Ankyra».
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