A Rescaldina uno spettacolo teatrale per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Venerdì 19 novembre la Compagnia del Bivacco porterà in scena all'auditorium di via Matteotti "Pi amuri - Ballata per fiori innamorati. Storie di donne contro le mafie"
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Rescaldina celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con uno spettacolo teatrale ad ingresso gratuito ma con green pass obbligatorio: venerdì 19 novembre la Compagnia del Bivacco, formata da Eleonora Iregna, Benedetta Marigliano e Lucia Nicolai, porterà in scena all’auditorium di via Matteotti “Pi amuri – Ballata per fiori innamorati. Storie di donne contro le mafie”.
Dedicata a Lea Garofalo e Denise Cosco, la rappresentazione teatrale racconta le storie di Rita Atria, Piera Aiello e Saveria Antiochia, tre donne che per amore e con coraggio si sono ribellate prima alla sopraffazione, poi alla violenza e infine al potere
mafioso. Vincitore della Borsa teatrale Anna Pancirolli 2016, il lavoro debutta nell’ottobre dello stesso anno e da quel momento la compagnia porta in tour lo spettacolo, collaborando anche con Nando Dalla Chiesa e associazioni quali Libera e Agende Rosse.
«La rappresentazione è stata scelta dall’amministrazione comunale di Vivere Rescaldina con un doppio intento – spiega la consigliera comunale con delega alle pari opportunità Katia Pezzoni -: sensibilizzare ancora una volta il pubblico sui temi della ferocia e della brutalità (che nel mondo della criminalità organizzata sono particolarmente efferate) e ricordare inoltre l’importanza della partecipazione civile nella lotta contro ogni forma di violenza. Raccontano infatti le attrici: “Partendo dal desiderio di raccontare una storia, sono nate alcune domande: Che cos’è il coraggio? Perché queste storie riguardano tutti e tutte noi? Cosa succede quando qualcuno decide con ogni mezzo di spezzare in due un uomo o una donna? “Ci sei o no?” è la domanda nata nel lavoro e ci ha accompagnate fino a diventare la nostra affermazione: ci sei o no. Punto”. Lo scrisse anche Rita Atria, nella sua breve vita: “Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare? Forse se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo”».
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