Il liceo artistico Dell’Acqua dà forma a “memoria e ricordo” per il cimitero di San Giorgio
Sei nuovi bassorilievi realizzati dagli studenti del liceo artistico Dell'Acqua raccontano "La memoria e il ricordo" al cimitero di San Giorgio su Legnano
Un panneggio che con le sue pieghe abbraccia la luce, un papavero. Un cerchio e un ape per raccontare la vita eterna dove le anime si rincontrano nella mente, nelle preghiere e nei cuori. Due figure che si intrecciano in un abbraccio che ha la forma dell’infinito per tenere vivo il ricordo delle persone care nonostante la morte. Un’altra senza forma che cammina su una via piena di piccole buche, ovvero le difficoltà che si incontrano nella vita, e va incontro al vento che ci chiama all’aldilà. Un fiore che da germoglio prima fiorisce e poi appassisce in un circolo, come la vita che finisce e contemporaneamente ricomincia. Sono tante, tutte diverse fra loro, le sfumature cui gli studenti del liceo artistico Carlo Dell’Acqua di Legnano hanno saputo dare forma partendo dall’input dell’amministrazione di San Giorgio su Legnano, che li ha chiamati a collaborare ad un progetto dedicato alla memoria e al ricordo oggi tradotto in sei bassorilievi che fanno bella mostra di sé al cimitero cittadino e in una mostra nelle sale del palazzo municipale.
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Dalle aule del liceo di via Diaz al camposanto del paese il percorso è stato lungo e segnato niente di meno che da una pandemia, ma oggi, domenica 14 novembre, per le opere portate alla vita dagli studenti è arrivato finalmente il taglio del nastro. E a raccontare la storia racchiusa nei bassorilievi sono stati gli studenti stessi, quegli studenti che nel 2018 si sono messi all’opera e guidati dai dicenti Giovanni Galizia, Paola Colombo e Gaetano Drago hanno dato corpo al progetto che poi è stato realizzato dopo il loro diploma da altri colleghi. Le proposte arrivate dai ragazzi sono state tante e scegliere non è stato semplice: ci ha pensato una giuria costituita ad hoc, che dal ventaglio iniziale ha poi individuato le opere che oggi chi fa visita ai propri cari può ammirare, ovvero le creazioni di Sara Borghetti,Nathalie Mezzenzana, Virginia Mocchetti, Laura Rizzitiello, Giulia Rotini e Asia Tantillo. Tra le quali c’è anche un'”incompiuta”, quel bassorilievo che è rimasto sul bancone e si è seccato così com’era quando la Lombardia prima e l’Italia tutta poi sono state travolte dall’emergenza sanitaria, lasciato volutamente come allora per dare un segno tangibile di cosa il coronovirus abbia rappresentato e rappresenti ancora oggi.
«Il tema che è stato assegnato ai ragazzi è un tema difficile – ha sottolineato l’assessore alle opere pubbliche Linda Morelli, anima del progetto promosso da Piazza IV Novembre, durante la cerimonia di inaugurazione, segnata anche dalla benedizione impartita dal parroco don Antonio Ferrario -: il ricordo e la memoria. Attraverso il ricordo e la memoria noi prolunghiamo la vita, quindi gli studenti hanno dovuto staccarsi dal concetto evocativo della morte e inneggiare alla vita attraverso le loro opere e hanno saputo farlo in maniera egregia». «Oggi ci avete emozionato per la fantasia di cui siete stati capaci per realizzare queste opere d’arte – le ha fatto eco il sindaco Walter Cecchin -: ci avete restituito quello spirito, quella spinta in più che ogni tanto viene a mancare e avete saputo rendere meno pensieroso un momento difficile e buio»
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