Finisce l’epoca di Romano Panaccio segretario per la Lega di Nerviano. L’ormai ex segretario del Carroccio era alla guida della sezione cittadina del partito dal 2016, quando era subentrato a Paolo Zancarli, è arrivato al termine del mandato e ha deciso di non ricandidarsi, come come dopo i cinque anni in consiglio comunale non aveva corso per il parlamentino cittadino alle elezioni amministrative di inizio ottobre.

«Dopo ben cinque anni di mandato, contornati da vittorie e sconfitte, momenti belli e altri meno piacevoli, si è conclusa la mia esperienza di referente cittadino della Lega e anche quella di consigliere comunale – sono le parole con cui Panaccio ha motivato la propria decisione, ringraziando tutti i militanti e i simpatizzanti che l’hanno accompagnato in questo percorso, il direttivo con cui ha lavorato, il sindaco uscente Massimo Cozzi, Luca Terreni, volto storico del partito recentemente scomparso, e i suoi affetti personali -. La decisione di non ricandidarmi è stata presa e comunicata da tempo agli organi direttivi di sezione e trova fondamento in diverse motivazioni di carattere personale. In primis, gli impegni lavorativi che andranno a modificarsi nell’immediato futuro, i quali non mi avrebbero permesso di seguire tutta l’attività politica e amministrativa – per tale ragione non mi sono candidato alle recenti elezioni comunali – con la giusta attenzione che il ruolo da me ricoperto meriterebbe, ritenendo per questo più opportuno dare spazio ad altre figure, anche al fine di non “monopolizzare” l’indirizzo politico del gruppo che, in caso di un mio ulteriore mandato, avrebbe comportato quasi un decennio di segretariato, finendo per “appiattire” idee e proposte unicamente sulla mia linea politica».

Panaccio lascia temporaneamente la guida della Lega nervianese a David Guainazzi, che in questi anni ha fatto parte del direttivo cittadino del partito e avrà ora il compito di traghettare il Carroccio verso l’imminente congresso. Il suo, però, non è un addio. «Sia chiaro – spiega l’ex segretario – : questa non è una resa o un abbandono, in quanto continuerò a partecipare attivamente, come militante, agli impegni di sezione, supportando, compatibilmente con quanto detto in precedenza, l’attività di opposizione del nostro gruppo in consiglio comunale. Pertanto, nessuna fine… ma solo un nuovo inizio».