Ballottagio a Nerviano, Massimo Cozzi e Daniela Colombo a confronto tra sport, culturae e aree dismesse
Per accompagnarvi verso il ballottaggio di domenica 17 e lunedì 18 ottobre a Nerviano, LegnanoNews ha organizzato un faccia a faccia tra i due candidati
Mancano ormai pochi giorni al ballottaggio che deciderà chi tra Massimo Cozzi e Daniela Colombo sarà il nuovo sindaco di Nerviano. Domenica 17 e lunedì 18 ottobre si ripartirà da dove eravamo rimasti, con la coalizione civica guidata da Colombo che proverà a recuperare al primo cittadino uscente, sostenuto da Lega, Con Nerviano e Gruppo Indipendente Nervianese, i circa nove punti percentuali di distacco con cui si è chiuso il primo turno. Sotto il nome di entrambi i candidati ci saranno gli stessi simboli di allora: entrambi gli schieramenti, infatti, hanno deciso di correre da soli e di non procedere ad apparentamenti.
Per accompagnare i nervianesi verso il ballottaggio del prossimo fine settimana, LegnanoNews ha organizzato un faccia a faccia tra i due candidati che ha toccato tre diverse tematiche: aree dismesse, impianti sportivi ed iniziative culturali ed eventi per far ripartire il paese dopo due anni di pandemia. Con una speranza di fondo comune ad entrambi i candidati, e cioè che domenica 17 e lunedì 18 ottobre a vincere non sia l’astensionismo e anche chi ha disertato le urne al primo turno.
AREE DISMESSE
Partita fondamentale per lo sviluppo, urbanistico e non, di Nerviano saranno le aree dismesse, cicatrici nel tessuto urbano del paese che rappresentano un tassello imprescindibile per scrivere il futuro della cittadina. Dove, come in tutto il territorio, non mancano aree da recuperare: basti pensare alla ex Centrale Termica Catisa, alla ex Torretta, all’ex Ipi System, al “Fungo” di Garbatola e all’are di via Novella a Sant’Ilario.
«Nel nostro programma abbiamo inserito un intero capitolo che parla di rigenerazione urbana partendo dalla mappatura dei luoghi di interesse – ha spiegato Daniela Colombo -. Abbiamo identificato nel nostro progetto l’ex Centrale Termica Catisa come una delle aree dismesse da riqualificare: pensiamo ad un centro polifunzionale innovativo, con aree destinate ai giovani ma anche alla popolazione in senso generale. È un progetto di cui si parla da tanti anni e vogliamo mettere in campo tutte le competenze, utilizzando anche le enormi risorse che arriveranno sul territorio grazie ai fondi del PNRR, per realizzare una struttura in grado di servire tutta la cittadinanza con ambienti per il coworking, per i giovani e per la popolazione in generale. Se vogliamo parlare di altre aree dismesse, va detto che sono strutture private. Cosa può fare l’amministrazione comunale? Avviare progetti di urbanistica convenzionata, parlare con i privati e cercare con progetti condivisi di trovare soluzioni che possano portare ad una rigenerazione».
«Stiamo parlando di aree che non sono pubbliche ma di privati – ha sottolineato invece Massimo Cozzi -: bisognerà trattare e trovare degli accordi, all’interno anche delle previsione della variante al PGT recentemente approvata che ha portato effetti importanti perché da un lato siamo riusciti a tagliare del 27% il consumo del suolo e dall’altro abbiamo previsto una semplificazione delle normative per il recuperare di queste aree e studiato soluzioni per risolvere queste situazioni critiche, potenziali oggetti di fenomeni come la microcriminalità e l’abbandono di rifiuti. La ex Centrale Termica è un problema annoso che occorrerà trattare con la proprietà: la nostra intenzione è quella di utilizzare i fondi del PNRR per recuperarla come auditorium dando un’alternativa alla Sala Bergognone e al comune per le manifestazioni. Il “Fungo” , ne è all’asta e bisognerà aspettare l’esito: in questo momento è fondamentale metterlo in sicurezza ed evitare che finisca nel degrado. La ex Ipi System sarà invece oggetto di bonifica».
SPORT
Tra i settori più colpiti delle chiusure e della normative messe in campo dal Governo per frenare la corsa del Covid-19 c’è sicuramente lo sport, che dopo un anno e mezzo di “stop & go” si trova ora a fare i conti con le difficoltà della ripartenza.
«A Nerviano abbiamo la fortuna di avere un mondo di associazioni sportive molto diffuso e disponibile a collaborare con l’amministrazione – è il pensiero di Massimo Cozzi -. Mettendo a disposizione l’ufficio sport, cercheremo di aiutarli nel disbrigo delle pratiche burocratiche sempre più imponenti per loro. La situazioni degli impianti sportivi di Nerviano va affrontata: abbiamo iniziato con la nostra amministrazione ad intervenire, ma la riqualificazione e la messa a norma degli impianti sportivi del territorio è una priorità. Bisognerà partire con il centro sportivo Luciano Re Cecconi: abbiamo finalmente un progetto che è arrivato nelle settimane scorse e che discuteremo con le associazioni che utilizzano questa struttura. Proseguiremo l’intervento già iniziato sul centro sportivo Laghi di Villanova e poi occorrerà intervenire sulle palestre, partendo da quelle di via Roma che sono in condizioni precarie. Altre cose che faremo sono una Festa dello Sport da organizzare all’aperto, premiare ogni anno gli atleti meritevoli del territorio. In ultimo, ma non per importanza, investiremo sul rapporto tra amministrazione comunale, scuola e società sportive per creare una sinergia finalizzata a rilanciare lo sport nervianese».
«Le strutture sportive di Nerviano sono in condizioni disastrose, siamo quasi a livello da terzo mondo – ha invece sottolineato Daniela Colombo -. Parlare di sport vuol dire innanzitutto parlare di una riqualificazione che va fatta in maniera decisa. In questi cinque anni di amministrazione praticamente non è stato fatto nulla per gli impianti, se non stanziare fondi sistematicamente poi spostati di anno in anno ad avanzo di amministrazione perché non utilizzati: questo significa che non solo non sono stati fatti interventi di manutenzione straordinaria, ma neanche quelli di manutenzione ordinaria, con il risultato che le strutture sportive sono diventate fatiscenti. Anch’io sostengo fortemente il valore dello sport per i giovani e i ragazzi, che per un anno non solo non hanno potuto frequentare la scuola ma neanche fare sport come avrebbero dovuto, ma stante gli scenari che ho descritto la priorità della mia amministrazione sarà quella di mettere mano in maniera decisa ad una riqualificazione degli impianti sportivi. Dal punto di vista del sostegno alla pratica sportiva bisogna anche avviare progetti che possano stimolare la pratica sportiva nelle nuove generazioni in collaborazione con le associazioni del territorio».
CULTURA ED EVENTI
Da un settore in crisi, ad un altro. La pandemia ha messo duramente alla prova non solo il mondo dello sport ma anche quello degli eventi e più in generale della cultura, per la quale aggregazione e socialità sono la linfa vitale.
«Abbiamo mappate una sessantina di associazioni che fanno attività sul territorio, che si dimostra vivo da questo punto di vista – ha spiegato Daniela Colombo -. Se la percezione è quella di una città dormitorio, è perché non si è mai riusciti a mettere a fattor comune per la cittadinanza la loro grande energia e a valorizzarne le esperienze. Il comune deve cercare di sfruttare in maniera positiva questi elementi valoriali: creare delle forme di coordinamento tra le associazioni per pianificare al meglio gli eventi culturali, e soprattutto creare degli ambienti in cui si possano svolgere gli eventi. Penso alla ex Centrale Termica qualora venisse riqualificata, al chiostro degli Olivetani e alle ville e ai cortili storici di Nerviano, che sono fantastici dal punto di vista della proposizione degli eventi anche se serviranno forme di collaborazione con i privati. Bisognerà lavorare anche dal punto di vista urbanistico affinché il territorio diventi un elemento di socializzazione a tutto tondo».
«A nerviano abbiamo oltre 60 associazioni – ha sottolineato invece Massimo Cozzi -: è grazie a questi volontari che Nerviano riesce ad andare avanti. Abbiamo intenzione di creare nell’ex scuola primaria di via dei Boschi una Casa delle Associazioni che diventi il cuore pulsante della cultura nervianese. Si ripartirà dopo il periodo del Covid con iniziative importanti fin da subito, andando verso un Natale che io definirei di ripartenza: coinvolgeremo le associazioni del territorio per dare immediatamente vita ad una Nerviano vivace. Sarà fondamentale riuscire a creare un coordinamento per evitare sovrapposizione tra le manifestazioni, o comunque ad avere un ufficio che se ne occupi. Manifestazioni importanti per Nerviano che abbiamo intenzione di rilanciare saranno il Big Bang Music Fest e la Nervi a pezzi. Siamo convinti che uscendo dalla crisi pandemica Nerviano possa ripartire con forza con manifestazioni per tutti, giovani e meno giovani».
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