Urne aperte nel Legnanese e nel Rhodense: alle 23 affluenza al 40,85% alle amministrative
Quattro i comuni chiamati alle urne nel nostro territorio: Dairago, Nerviano, Rho e Villa Cortese. Alle 12 l'affluenza media nei nostri comuni era al 12,15% e alle 19 al 33,69%
Urne aperte nel Legnanese e nel Rhodense. Sono 236 i comuni lombardi che oggi, domenica 3 ottobre, e domani, lunedì 4, sono chiamati ad elezioni per rinnovare il consiglio comunale e scegliere il nuovo sindaco: la tornata amministrativa interessa 24 comuni in provincia di Milano e vede al voto anche Dairago, Nerviano, Rho e Villa Cortese.
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Il primo spezzone della due giorni elettorale si è chiuso per i comuni del nostro territorio con un’affluenza media del 40,85% alle 23, più bassa in tutti i comuni di quella registrata cinque anni fa come già alle 19, aveva votato il 33,69% degli elettori, e alle 12, orario della prima rilevazione, quando alle urne ci era andato il 12,15% degli aventi diritto. Non va comunque dimenticato che quest’anno, a differenza di allora, si vota anche domani fino alle 15 e non in un’unica giornata. Il comune con l’affluenza più alta nel territorio della città metropolitana è stato Cassinetta di Lugagnano (60,61%), mentre quello con il numero di votanti più basso è stato Milano (37,76%): in provincia l’affluenza si è attestata mediamente al 38,68%.
DAIRAGO
Sfida a tre a Dairago per l’elezione del nuovo sindaco: si ricandida il sindaco uscente Paola Rolfi, sostenuta da Civica Dairago, che deve vedersela con Milvia Borin, candidata di UniAmo Dairago, e Federico Olgiati, in corsa per Scelgo Dairago.
Alle 23 si era recato alle urne il 40,74% dei 5.165 potenziali elettori, mentre alle ultime amministrative aveva votato il 62,71% degli aventi diritto. Alle 19, invece, l’affluenza registrata era stata del 34,70% contro il 52,49% di cinque anni fa, mentre alle 12 aveva votato il 12,15% del corpo elettorale contro il 17,71% del 2016.
NERVIANO
Una poltrona per quattro a Nerviano: tenta il bis il sindaco uscente Massimo Cozzi, sostenuto da Lega, Con Nerviano e Gruppo Indipendente Nervianese, e provano a sfilargli la fascia tricolore Daniela Colombo, candidata di Tutti per Nerviano, Scossa Civica e Gente per Nerviano, Girolamo Franceschini, in corsa per il Partito Democratico, e Sergio Garavaglia, con l’appoggio di Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Alle 23 si era recato alle urne il 40,56% dei 13.963 potenziali elettori, mentre alle ultime amministrative aveva votato il 59,91% degli aventi diritto. Alle 19, invece, l’affluenza registrata era stata del 34,94% contro il 48,12% di cinque anni fa, mentre alle 12 aveva votato l’11,43% del corpo elettorale contro il 17,15% del 2016.
RHO
Poker di candidati a Rho, il comune più popoloso dopo Milano tra quelli chiamati alle urne nella città metropolitana: tenta di raccogliere l’eredità del primo cittadino uscente Pietro Romano il suo vicesindaco Andrea Orlandi, sostenuto da Partito Democratico, Italia Viva, Lista Civica Rho, Rho Casa Comune e +Rho, e in corsa insieme a lui Daniele Paggiaro, appoggiato da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Siamo Rho, Uberto Re, candidato di Gente di Rho, Centro Destra Uberto Re Sindaco, Rho per la Famiglia e Autonomi e Partite Iva, e Andrea Savi con Rifondazione Comunista e La Sinistra Rho.
Alle 23 si era recato alle urne il 39,98% dei 40.331 potenziali elettori, mentre alle ultime amministrative aveva votato il 59,18% degli aventi diritto. Alle 19, invece, l’affluenza registrata era stata del 32,19% contro il 46,91% di cinque anni fa, mentre alle 12 aveva votato l’11,99% del corpo elettorale contro il 17,21% del 2016.
VILLA CORTESE
Sfida a due per scegliere il nuovo inquilino di Piazza Carroccio a Villa Cortese: tenta il secondo mandato il sindaco uscente Alessandro Barlocco, con la lista Insieme per Villa, che si confronta con Katia Iura, candidata di NuovaMente Villa.
Alle 23 si era recato alle urne il 48,56% dei 5.129 potenziali elettori, mentre alle ultime amministrative aveva votato il 66,10% degli aventi diritto. Alle 19, invece, l’affluenza registrata era stata del 41,08% contro il 54,45% di cinque anni fa, mentre alle 12 aveva votato il 15,35% del corpo elettorale contro il 19,94% del 2016.
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