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Elezioni a Dairago, ecco i “sogni nel cassetto” dei candidati in corsa per diventare sindaco

Dopo aver messo a confronto i programmi dei candidati su mobilità sostenibile, scuola, cultura ed eventi LegnanoNews ha raccolto i loro "sogni nel cassetto"

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È partito il conto alla rovescia per le prossime elezioni amministrative a Dairago, che domenica 3 e lunedì 4 ottobre vedranno 5.165 elettori chiamati alle urne per rinnovare il consiglio comunale cittadino e scegliere il nuovo sindaco. Dopo aver messo a confronto i programmi elettorali dei tre candidati in corsa per la poltrona più alta di piazza Manzoni su mobilità sostenibile, scuola ed iniziative per la cultura e per vivacizzare il paese, LegnanoNews ha deciso di raccogliere i sogni nel cassetto degli aspiranti primi cittadini per dare un ultimo spaccato della loro visione per il futuro del paese.

SCELGO DAIRAGO

Ascolto, confronto e partecipazione attiva sono le priorità di Federico Olgiati e Scelgo Dairago. «In una realtà come Dairago, il nostro strumento di lavoro si baserà sul continuo ascolto e confronto con le persone, su risposte tempestive a tutte le richieste sottoposte al comune dai cittadini, sul coinvolgimento sia degli organismi preposti alla vita amministrativa (consulte, commissioni e consiglio comunale) sia della popolazione così da ottimizzare le risorse disponibile al fine di realizzare idee e progetti utili alla nostra comunità il più possibile condivisi. Mi candido alla carica di sindaco perché penso che attraverso la partecipazione attiva, ognuno di noi possa portare il suo contributo per migliorare la situazione esistente, sono pronto ad assumermi l’impegno, senza ipotizzare che “Tanto ci penserà qualcun altro”. Il mondo che noi giovani abbiamo il dovere di costruire, la rivoluzione verde, è il futuro mio e quello della mia generazione, è il mondo che dovremo lasciare a tutti i bambini e ragazzi che verranno dopo di noi».

UNIAMO DAIRAGO

Centro storico, casa della salute, polo sportivo, viabilità sicura e spazi per i più giovani. Il tutto nell’ottica di ricostruire il tessuto sociale puntando in primis sull’ascolto e sul confronto. È un metodo prima che un progetto il “sogno nel cassetto” di Milvia Borin e UniAmo Dairago. «Per fermare il regresso della nostra comunità non si può tracciare una priorità, tutti i miei progetti aspirano a migliorare più ambiti che si legano indissolubilmente tra di loro – spiega la candidata -. Infatti i nostri programmi non pongono l’accento solo su opere strutturali, ma mirano soprattutto a ricostruire il tessuto sociale e la comunità, e che pongano il cittadino al centro dell’ambiente in cui vive. In primis con l’ascolto e il confronto con tutti i cittadini, le associazioni e i settori sociali del nostro amato paese. Se invece, si parla di interventi sulle strutture del paese, ho cinque interventi primari: riqualificazione del centro storico, realizzazione della casa della salute, rilancio del polo sportivo, spazi per adolescenti e giovani, viabilità sicura».

CIVICA DAIRAGO

Pensano a Villa Marcora e ad una sua seconda vita come cuore pulsante della cultura e della vita sociale del paese il sindaco uscente Paola Rolfi e Civica Dairago. «Le proposte presentate nel nostro programma sono obiettivi realizzabili – spiega la candidata -. Per questo se penso a un sogno per Dairago è l’acquisizione di Villa Marcora a patrimonio pubblico. Villa Marcora è un edificio storico di inizio Novecento, di particolare pregio e con un bel parco. Sarebbe davvero un sogno renderla un luogo pubblico a disposizione della cittadinanza per incontri, concerti, mostre, iniziative culturali. Una tale destinazione darebbe ulteriore lustro a Dairago».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Settembre 2021
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