Giochi, studio e laboratori: ecco la ricetta del GrEst di Hakuna Matata a Busto Garolfo
Dal 23 agosto al 3 settembre l'associazione Hakuna Matata ha lanciato il suo primo GrEst per i ragazzi dalla 5° della scuola primaria alla 3° della scuola secondaria di primo grado
Due settimane di giochi, studio e laboratori: da lunedì 23 agosto a venerdì 3 settembre l’associazione Hakuna Matata, con il patrocinio del comune e grazie al cofinanziamento ricevuto dalla Fondazione Ticino Olona, ha lanciato il suo primo GrEst, ovvero un gruppo estivo dedicato ai ragazzi dalla 5° classe della scuola primaria e alla 3° classe della scuola secondaria di primo grado, e l’ha fatto con l’obiettivo di mettere in campo «divertimento, apprendimento e crescita personale».
Nell’arco delle due settimana i ragazzi, in collaborazione con l’Oratorio Sacro Cuore di Busto Garolfo, hanno potuto sfidarsi in
giochi pomeridiani a squadre, ma anche singolarmente in gare di minigolf. Il GrEst ha offerto anche attività e momenti di confronto su temi come amicizia e diversità e percorsi per accompagnare i più piccoli al miglioramento del proprio metodo di studio e i più grandi verso l’orientamento nella scelta della scuola superiore. Senza contare i laboratori di cucina, quelli creativi e quelli manuali – come ad esempio il laboratorio circense e quello ciclistico -, giornate in fattoria, pomeriggi in piscina e biciclettate.
«Abbiamo scommesso sul Grest di fine estate, raccogliendo alcuni bisogni delle famiglie che rientrate dal periodo estivo hanno subito iniziato a lavorare e cercavano qualche appoggio per i propri figli – spiega Alessandro Croci, coordinatore dell’associazione Hakuna Matata, che dal 2005 è attiva a Busto Garolfo proprio con l’obiettivo di accompagnare la crescita dei preadolescenti -. Devo dire che come prima volta è andata molto bene: se poi si riesce ad offrire anche qualità, beh tanto meglio».
Il GrEst in queste settimane ha anche fatto rete con altre realtà di Busto Garolfo, con l’obiettivo di far conoscere ai
ragazzi tutte le potenzialità che il paese può offrire. «È stato fatto un buon lavoro di rete, soprattutto anche con il comune e l’aera dei servizi sociali che hanno aiutato lo staff educativo (composto da Luca, Alessio, Giulia, Marta) mettendo a disposizione dell’associazione due ragazzi del servizio civile, Alessandro e Lisa – conclude Croci -. Speriamo di replicarlo l’anno prossimo».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.