Dal dramma di Cuggiono alle Paralimpiadi, Alberto Amodeo argento a Tokyo 2020
Durante una festa di compleanno era caduto da una ruspa in movimento nella cava di Castelletto di Cuggiono rimanendo gravemente ferito a una gamba - Fu operato all'ospedale di Legnano
Era stato operato nel 2013 all’ospedale di Legnano dopo un grave incidente a una gamba, Alberto Amodeo l’azzurro che oggi, 31 agosto, ha conquistato la medaglia d’argento nei 400 metri stile libero alle Paralimpiadi di nuoto a Tokyo 2020.
Una vittoria che ha creato emozione in tutti coloro che ricordano il dramma che da ragazzino ha vissuto Alberto: durante una festa di compleanno era caduto da una ruspa in movimento nella cava di Castelletto di Cuggiono rimanendo gravemente ferito insieme ad altri suoi coetanei.
Tanta la felicità all’ospedale di Legnano dove il personale ha seguito la gara con trepidazione nel ricordo di quanta attenzione fosse stata riservata all’epoca al ragazzo per curarlo al meglio. L’adolescente era stato operato da una equipe di 7 medici. Vederlo oggi, a 22 anni, in vasca e poi con la medaglia al collo alle paralimpiadi è stata per tanti un’emozione incredibile.
Alberto Amodeo, studente di ingegneria, è un atleta della Polha Varese che nella giornata di oggi ha conquistato anche un oro con Giulia Terzi.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.