Andrea Ferrario ai campionati nazionali di bowling: nuovo “strike” per il campione non vedente
Il parabiaghese Andrea Ferrario, che da anni si allena al Bowling Nerviano con Roberto Primavera, in autunno disputerà i campionati nazionali di bowling
Quando ormai quasi quattro anni fa Andrea Ferrario, 43enne di Parabiago, ha messo piede per la prima volta su una pista da bowling, di certo non si aspettava di arrivare ai campionati nazionali. Oggi, questo traguardo è ormai per lui invece alle porte: il dove e il quando sono ancora da definire, ma il parabiaghese in autunno sarà in gara con i migliori atleti d’Italia della sua categoria, e sarà il primo non vedente a raggiungere questo risultato.
La storia d’amore tra Andrea Ferrario, che non vedente non lo è dalla nascita ma lo è diventato una decina di anni fa, e il bowling è iniziata quasi per caso, quando gli amici hanno proposto una serata al Bowling Nerviano. Quella sera gli strike per il parabiaghese non sono arrivati, ma è arrivato l’incontro con Roberto Primavera, titolare del Bowling e soprattutto pluricampione regionale, nazionale e europeo e allenatore, che ha preso per mano Ferrario e da lì in poi poco per volta lo ha accompagnato in una nuova avventura.
La cecità non ti ferma: Andrea, 40 anni, giocatore di bowling
Da lì in poi è stato un crescendo. «In questi anni ho continuato a sviluppare questa passione che per me è stata come una terapia – spiega Ferrario -. È come se avessi avuto una seconda vita grazie alla passione per il bowling, allenandomi giorno dopo giorno: qualche risultato è arrivato e speriamo ne arrivino ancora. Il bowling mi ha allenato il corpo ma anche la mente: questo sport è questione di equilibrio e a livello mentale mi ha insegnato molto perché nella vita avere un giusto equilibrio è fondamentale».
E oggi il Bowling Nerviano per il campione parabiaghese è una seconda casa, Primavera continua ad essere un riferimento «fondamentale» e i campionati italiani si fanno sempre più vicini: «È un risultato che mi fa certamente piacere, ma ci sono arrivati senza quasi rendermene conto – racconta Ferrario -. Ho già gareggiato in tornei federali insieme a tutti gli altri atleti: una categoria di atleti disabili in questo sport non esiste, e da sempre ho fatto questo percorso insieme a tutti gli altri fino ad essere iscritto alla Federazione e a partecipare ai tornei. Arrivare ai campionati nazionali è un traguardo che fa piacere a prescindere, e così ancora di più».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.