Cerro Maggiore, braccialetto “green pass” alla Sagra di San Bartolomeo: «Polemiche fuori dalla festa»
Il sindaco Berra "spegne" le polemiche suscitate dal braccialetto che si potrà farsi mettere al polso previo controllo del green pass per sottoporsi alle verifiche una sola volta
Il green pass obbligatorio per fiere e sagre non ha cambiato i programmi di Cerro Maggiore, che ha confermato per fine agosto la Sagra di San Bartolomeo, appuntamento “cult” dell’estate per la frazione di Cantalupo e non solo organizzato dal circolo culturale Il Campanile. Il braccialetto che chi vorrà entrare nell’area della festa potrà farsi mettere al polso previo controllo della certificazione verde per sottoporsi alle verifiche una sola volta e non ad ogni ingresso, però, ha suscitato più di una polemica, soprattutto sui social.
Cerro Maggiore conferma la Sagra di San Bartolomeo con il braccialetto per controllare i green pass
Polemiche che però l’amministrazione invita a lasciare fuori dalla festa. «Molti comuni hanno sospeso fiere e sagre ben più piccole della nostra – sottolinea il sindaco Nuccia Berra -: noi no e lo rivendico con orgoglio. Come sindaco non posso trasgredire alle leggi o alle indicazioni impartite dal Prefetto che ha chiaramente scritto che alle sagre e fiere, seppur di paese, all’aperto o al chiuso, è obbligatorio accedere con green pass. Dovevamo trovare il modo per mettere in pratica quanto previsto dal decreto legge e lo abbiamo fatto nel modo più pratico possibile. La modalità è semplice, quanto furba: i controlli saranno a campione, ma siamo convinti che molti vorranno vivere in tranquillità la festa di San Bartolomeo e non pensare a dover mostrare continuamente di possedere il famigerato green pass. Infatti richiedere il gadget, andando volontariamente nei punti informazioni a farsi scannerizzare e verificare il QRcode del Green Pass, è pratico e semplice. Ed il gadget sarà messo al polso solo di chi lo vorrà, e ribadisco senza obbligo».
Il braccialetto, peraltro, non violerà la privacy di chi lo indossa e sarà valido per tutta la durata della festa. «Il tanto commentato braccialetto potrà essere indossato per tutti i quattro giorni della festa (una settimana per le giostre) evitando ulteriori e ripetitivi controlli. È un modo “garibaldino” di attuare la normativa, ma siamo convinti possa essere molto efficace. Inoltre la nostra modalità di accertamento del green pass salvaguarda la privacy e la sicurezza, perché i nostri addetti sono stati formati ed hanno l’obbligo alla riservatezza».
Trasgredire alle indicazioni della Prefettura, come molti hanno suggerito, non sarebbe comunque stata una strada percorribile, e non solo per garantire il rispetto della legge, ma anche per evitare il rischio che la Sagra di San Bartolomeo diventasse l’ennesima “vittima” della normativa relativa al green pass. «Qualcuno dice che avremmo dovuto opporci al green pass e alla risposta della Prefettura, nulla di più sbagliato – conclude la prima cittadina -. La Sagra di San Bartolomeo dura quasi una settimana. Se avessimo voluto fare i furbi, ignorando le direttive perentorie della Prefettura, avremmo ottenuto il risultato opposto, magari con un decreto di sospensione dell’evento. Ricordo a tutti che Cantalupo ha già vissuto certe situazioni, proprio nel periodo del commissariamento prefettizio furono vietati i fuochi d’artificio per dei cavilli normativi. La storia insegna e la capacità di mediare è una virtù, specialmente in questo momento tanto difficile. Per queste ragioni vorrei che tutti si pensasse alla voglia di ritornare a festeggiare, in sicurezza, con regole nuove, ma a festeggiare. Lasciamo la polemica politica fuori dalla Sagra di San Bartolomeo».
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